Lo schema della truffa e il rischio per i consumi
Di solito lo schema della truffa è sempre lo stesso: un buono spesa consistente in cambio di alcune informazioni personali. Questionari all'apparenza innocui ma invece potenzialmente dannosissimi. Ma l'altro sistema pericolosissimo è quello che per l'utilizzo dei buoni sconto richiede di installare app malevole, che finiscono per consegnare il pieno controllo del dispositivo mobile ai truffatori, con effetti potenzialmente devastanti.
Il caso Carrafour
L'ultimo esempio riguarda la catena Carrafour, vittima inconsapevole di questa truffa. Negli ultimi tempi molte persone hanno ricevuto un messaggio apparentemente autentico da parte del colosso della grande distribuzione, dove si diceva che per festeggiare l’anniversario erano offerti buoni spesa anche da 250 euro. L'unica cosa da fare è premere su un link e rispondere a tre domande.
Tutto falso. L'azienda francese ha avvertito i consumatori che non è in corso nessuna promozione e nessun concorso a premi, e che quei messaggi sono solo truffe.
Il consiglio è sempre quello di NON cliccare mai su link provenienti da contatti sconosciuti, e anche nel caso in cui un link vi sia stato inviato da una persona che conoscete, basta contattarla (magai sempre con WhatsApp) per avere conferma riguardo al link che vi ha inviato.
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