lunedì 6 aprile 2020

Azionario in crescita. Borse asiatiche su, anche l'Europa marcia spedita

Comincia sotto una buona stella la settimana dell'azionario asiatico. I listini sono infatti rimbalzati, dopo alcuni segnali positivi di rallentamento della pandemia di covid-19. Con la borsa cinese chiusa per al festività del Ching Ming Festival, l'attenzione era tutta concentrata su Tokyo, che avanza in modo deciso (+4,24%).

La spinta dell'azionario asiatico

Il balzo del listino azionario nipponico avviene malgrado la richiesta di stato di emergenza avanzata dal premier Shinzo Abe, perché proprio nella capitale i casi di contagio sono in aumento. E non sembra essere stato avvertito neppure il peso dello slittamento del vertice OPEC+, che era previsto per lunedì ma non ci sarà. Gli investitori sono però tornati sul mercato dopo i recenti ribassi, prevalentemente per le notizie che arrivano dall'Europa sul fronte sanitario: c'è stato infatti un calo dei contagi in Italia e in Francia, mentre Wuhan (la culla dell’epidemia) riaprirà i battenti mercoledì.

A Tokyo la Borsa ha terminato gli scambi in deciso rialzo. L'indice Nikkei è salito del 4,24% a quota 18.576,30 con un guadagno di 756 punti, mentre il Topix è salito del 2,87% a 892 punti. Sui migliori broker forex italiani autorizzati si vede anche un calo dello yen rispetto al dollaro, poco sopra quota 109 e sulla moneta unica a 117,80. Viaggia bene anche Seul che chiude a +3,08%. Ma in generale sono andate bene tutte le piazze asiatiche, anche Hong Kong che, Singapore, Taiwan e Jakarta. Borsa di Sydney in rally (+4,06%).

Europa tonica in avvio, settimana corta

Chi ha adottato una strategia breakout trading pullback ha fatto bene, perché il rimbalzo c'è stato anche in Europa, dopo i pesanti crolli del recente passato. Comunque rimaniamo in piena emergenza coronavirus, e gli occhi degli investitori sono puntati sui verbali della Fed, previsti per mercoledì, e quelli della Bce, in arrivo il giorno successivo. Ricordiamo che venerdì, in vista della Pasqua, si fermeranno i listini in Europa e nelle Americhe.

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