lunedì 6 settembre 2021

Materie prime, continua la corsa al rialzo dei prezzi. Chip introvabili

Gli effetti del Covid sono diventati sempre più evidenti sul mercato delle materie prime, dove hanno innescato una folle corsa al rialzo dei prezzi. E stanno colpendo in modo trasversale diversi settori. La situazione peraltro potrebbe ulteriormente peggiorare da qui a Natale, innescando un'ondata di rincari.

Il Covid e le materie prime

Le misure restrittive che stanno rallentando (se non addirittura bloccando) la produzione in varie aree del globo, finiscono per avere ripercussioni sulle forniture globali. I prezzi delle materie prime in alcuni casi sono alle stelle anche per il rincaro dei costi dei container, e questo si riflette a cascata sui prezzi dei prodotti finiti.

La situazione più seria in questo momento si vive nel Sudest asiatico, dove l'aumento dei contagi di Covid ha imposto una nuova stretta alle libertà di spostamento individuali. Spicca il caso del Vietnam, dove la mancanza di vaccini ha provocato l'aumento dei casi di variante Delta.

La crisi dei chip e non solo

E' diventato complesso per le aziende trovare i chip, essenziali per il settore auto e quello tecnologico. Molte aziende hanno dovuto bloccare le catene di produzione, creando non pochi ritardi nelle consegne. Un esempio è rappresentato dai colosso del DAX Volkswagen, Daimler e BMW.
Ma potrebbero diventare quasi un bene di lusso nei prossimi mesi gli smartphone. Specialmente sotto Natale, quando scatterà la corsa ai regali natalizi, i prezzi potrebbero gonfiarsi a causa della carenza di chip.

Abbigliamento e prodotti alimentari

Ma gli effetti del Covid sui prezzi delle materie prime si vedono anche in altri ambiti, come l'abbigliamento. I famosi jeans Levi's e le scarpe Adidas, sono prodotti nei paesi del Sudest asiatico dove la manodopera è a buon mercato.
Ma la crisi dei prezzi delle materie prime riguarda anche il caffè e il cacao, che potrebbero iniziare a scarseggiare a causa del blocco delle attività in Vietnam (che è il secondo produttore mondiale di caffè) e della chiusura del porto di Ho Chi Minh.

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