lunedì 20 settembre 2021

Costi di trasporto elevati e troppo import: ecco le spine della spesa alimentare italiana

L'impatto dei maggiori costi per energia e carburante si fa sentire, tramite un effetto domino, nelle tasche degli italiani. La spesa alimentare infatti cresce, come avverte Coldiretti che chiede interventi mirati per arginare il balzo dei prezzi.

Spesa alimentare e costi

Alla base di tutto c'è un problema di distribuzione, perché l'85% delle merci nel nostro Paese viaggia su strada. Il nostro deficit logistico è provocato dall'assenza di infrastrutture adeguate per il trasporto merci, comporta maggiori costi annuali per oltre 13 miliardi di euro.
L'aumento dei prezzi del carburante di conseguenza ha spinto su anche il prezzo finale dei prodotti.

Il caso della pasta e del grano

Ciò riguarda specialmente alcuni alimenti come la pasta, per i quali si somma anche il taglio dei raccolti come conseguenza del maltempo in Canada.
Va ricordato infatti che l'Italia importa dal Canada quasi la metà del grano duro (circa 40%) che occorre per produrre la pasta, pur essendo il secondo produttore mondiale con un quantitativo di 3,85 milioni di tonnellate.
E già, il paese della pasta usa sempre più grano straniero per produrla.

come affrontare il problema

La soluzione quindi è da cercare in due strade. Oltre a migliorare la nostra situazione infrastrutturale, bisogna ridurre i costi tramite una maggiore indipendenza dagli altri. Bisogna programmare - secondo Coldiretti - il futuro in modo che siano incentivate le coltivazioni di grano duro nazionale.
Bisogna "lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali", di modo che siano garantiti prezzi equi al produttore di grano.

Il problema finora è stata infatti la concorrenza spietata del grano straniero, molto meno costoso (soprattutto nell'ultimo decennio) ma anche di qualità peggiore. 
Di buono c'è che qualcosa è cambiato nell'atteggiamento dei consumatori. Le famiglie stanno ritornando al prodotto fatto con grano nazionale, soprattutto dopo che è entrato in vigore l'obbligo di indicare in etichetta l'origine del grano stesso.Questo ha favorito il boom delle paste 100% Made in Italy.

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