Nonostante le moltissime critiche, secondo l'Inps il Reddito di Cittadinanza ha consentito a una "parte cospicua dei working poors riesce a restare sul mercato e a ottenere un reddito che permette loro di sopravvivere".
L'istituto previdenziale lo ha evidenziato nel suo Rapporto annuale, che ha fornito anche i dati riguardo l'utilizzo di questa misura di sostegno.
I dati sul Reddito di cittadinanza
Nel corso del primo triennio di applicazione, ossia da aprile 2019 ad aprile 2022, il Reddito di cittadinanza ha raggiunto 2,2 milioni di nuclei familiari per 4,8 milioni di persone. L'esborso totale da parte dello Stato ha raggiunto quasi 23 miliardi di euro. Per ogni famiglia beneficiaria è stato pagato un importo medio mensile pari a 548 euro. In realtà, il reddito vero e proprio è stato pari a 577 euro, mentre la pensione di cittadinanza è stata in media di 248 euro.
Platea dei beneficiari e occupazione
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha evidenziato che nel corso del tempo si sia sensibilmente ridotto il numero dei beneficiari. Questi ultimi inoltre - evidenzia il Ministro - non sono scappati dal mercato del lavoro. Nel 2021 infatti risulta occupato il 20% degli percettori individuali, ossia 393mila persone, con il 40% di nuclei familiari coinvolti.
Dai dati emerge anche che i percettori "stabili" di RdC che lavorano sono impiegati in prevalenza, in circa il 60% dei casi, con contratti a termine e a tempo parziale.
Tuttavia, il cavallo di battaglia del M5S rimane sempre nell'occhio del ciclone. Lega e Forza Italia, ad esempio, spingono per inserire una stretta alla misura tramite due emendamenti al Dl Aiuti.
Dato drammatico sulle retribuzioni
C'è però un aspetto inquietante da evidenziare. In base ai dati forniti da Inps, emerge come il 23% dei lavoratori italiani guadagnino meno di quanto sarebbe loro assicurato dal Reddito di cittadinanza (780 euro al mese). Inoltre per le donne la retribuzione è più bassa in media del 25% rispetto a quella degli uomini.
Nessun commento:
Posta un commento