giovedì 21 luglio 2022

Tassi di interesse fermi in Turchia a causa di Erdogan

Non sono giunte sorprese dal meeting di politica monetaria della banca centrale della Turchia. L'istituto ha infatti deciso di confermare i tassi di interesse al 14%.
Per il settimo meeting consecutivo quindi la CBRT mantiene il costo del denaro invariato. C'erano stati dei ritocchi al ribasso per complessivi 500 punti base a partire dall'agosto 2021.

La decisione della Banca Centrale

La banca centrale della Turchia non prende quindi provvedimenti restrittivi per combattere l'inflazione da record. La corsa dei prezzi al consumo è arrivata al 79%, un livello che non si vedeva dal 1998.  

Eppure la Banca Centrale continua a vedere questo forte aumento come temporaneo, frutto degli eventi geopolitici innescati dalla guerra in Ucraina. Secondo la CBRT l'inflazione comincerà a scendere appena l'ambiente sarà nuovamente riportato verso la pace globale.

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Al guinzaglio di Erdogan

I policy-makers turchi si trovano con le mani legate dalla volontà di Erdogan. Il sultano non vuole tassi di interesse alti e infatti in passato, anche di fronte all'inflazione crescente, ha spinto affinché i tassi fossero fossero tagliati. E' stato effettivamente fatto a partire da agosto scorso, per un totale di 500 pb.

Proprio queste mosse non ortodosse avevano spinto la lira turca al minimo storico rispetto al Dollaro, quando il cambio USDTRY raggiunse 18,4. Questa coppia difficilmente si può trovare sui siti opzioni binarie no esma.
La mossa odierna indebolisce ancora la lira che si trova a 17,7, sui minimi di 7 mesi.
Le misure di stabilizzazione da parte della banca centrale e gli sforzi per bilanciare i livelli di riserva, compreso il divieto di nuovi prestiti in valuta per le istituzioni pesanti in valuta estera, non sono riusciti a sostenere la lira.

Le previsioni della banca centrale

L'istituto turco ha fornito anche le previsioni riguardo alla crescita economica, rivedendole al ribasso. La CBRT afferma che le possibilità di una recessione sono cresciute.
Intanto l'ultima lettura delle partite correnti ha indicato un disavanzo di 6,5 miliardi di dollari, contraddicendo la promessa di Erdogan che la Turchia consoliderebbe una forte posizione di avanzo delle partite correnti.

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