martedì 5 luglio 2022

Commercio internazionale, dopo 31 anni la Germania è in deficit: schiaffo a Berlino

Era dal 1991 che la Germania non viveva un deficit sulla sua bilancia commerciale. Stavolta è successo, a causa del mix di fattori che sta mettendo in ginocchio l'intera economia globale. Il commercio tedesco, sempre in surplus negli ultimi decenni, si è arreso ai numeri.

I dati sul commercio tedesco

I dati che sono stati resi noti lunedì, evidenziano che le esportazioni sono così scese dello 0,5% a 125,8 miliardi di euro, mentre le importazioni sono cresciute del 2,7% a 126,7 miliardi, oltre le attese. Da ciò nasce il nuovo record negativo per la Germania, che a maggio segna un deficit commerciale mensile per circa un miliardo.

Le cause scatenanti

Il saldo del commercio tedesco finisce in negativo a causa del calo della domanda di made in Germany a livello globale (in generale c'è stata una forte frenata del commercio internazionale), oltre ai rallentamenti della produzione e all’incremento dei costi dei prodotti importati, soprattutto dell’energia, tanto da spingere un colosso come Uniper (crollata in Borsa) a chiedere aiuti di Stato.
Due fattori assai influenti sono stati la guerra in Ucraina (basta sottolineare che le esportazioni verso la Russia sono state più basse del 54,6% rispetto all’anno scorso) e la politica zero Covid in Cina.

Uno scenario nuovo

Si tratta di uno schiaffo all’orgoglio della Germania, che in passato era finita nel mirino della Commissione UE addirittura per il motivo opposto. Il suo surplus del commercio era troppo elevato (oscillava sempre tra i 15 e i 20 miliardi di euro), tanto da meritare una procedura d’infrazione.

Al di à del fatto simbolico, c'è anche una preoccupazione concreta. Dal momento che l’export è il principale motore della crescita tedesca, il timore è di avere imboccato l'ultimo tratto di strada che conduce verso la recessione economica.
Industrie rischiano un tracollo permanente: alluminio, vetro, industria chimica. Un tale crollo avrebbe enormi conseguenze per l’intera economia e l’occupazione in Germania.

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