Le borse europee si muovono a marcia indietro, a causa degli ultimi dati macroeconomici giunti dagli Stati Uniti. Dopo aver digerito i Non Farm payrolls di venerdì scorso, il mercato azionario europeo patisce gli ultimi report sul settore dei servizi negli Stati Uniti.
Il dato macro
Il rapporto ISM non manifatturiero ha mostrato che l’attività del settore dei servizi negli Stati Uniti è balzata inaspettatamente a 56,5 a novembre, battendo le previsioni di mercato di 53,3. Questo dato diminuisce ulteriormente le aspettative che la Federal Reserve rallenterà il ritmo delle strette monetarie, dal momento che l'economia a stelle e strisce si sta dimostrando particolarmente resiliente.
Il bilancio della giornata
Alla fine della seduta odierna, il mercato azionario europeo vede diffusi segni rossi ovunque, con la sola eccezione della borsa di Londra, dove il FTSE100 cresce di un modesto +0,26%.
A Piazza Affari l'indice FTSE MIB evidenzia un leggero calo dello 0,30% a 24.547 punti.
Sulla stessa linea, si è mosso al ribasso il FTSE Italia All-Share, che ha perso lo 0,29%, chiudendo a 26.605 punti. Poco sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,21%); come pure, in discesa il FTSE Italia Star (-0,86%).
Male anche gli altri listini del vecchio continente. Il DAX di Francoforte scende dello 0,56% (Siemens Energy è stato il migliore, seguito dal colosso del dax volkswagen), contrazione moderata per Parigi dello 0,67%, Amsterdam ha ceduto circa mezzo punto percentuale.
La giornata di Milano
Sul mercato azionario milanese gli investitori hanno scambiato un controvalore pari a 1,27 miliardi di euro.
Il volume di titoli scambiati sul listino milanese si attesta a 0,37 miliardi di azioni, rispetto ai 0,46 miliardi precedenti.
Per quanto riguarda i titoli migliori, ha brillato soltanto Saipem, +2,30%, che festeggia il miglioraento del rating da parte di S&P ed esce dal canale di Donchian channel.
Molto male invece il titolo Nexi, -3,94%, per via del dibattito sulle nuove misure in materia di pagamenti elettronici contenute nella Legge di Bilancio 2023.
Gli altri mercati
Sul mercato delle valute è stata una giornata altalenante. L'euro aveva continuato a guadagnare, fin quando non sono stati resi noti i dati statunitensi, poi è partita l'inversione di rotta, ma si resta attorno a quota 1,05.
Volatile il prezzo del petrolio dopo l'introduzione dell'embargo Ue e del price cap al greggio russo: Wti in calo a 79,5 dollari al barile nel contratto gennaio, Brent febbraio a 85,2 dollari al barile.
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