lunedì 6 febbraio 2023

Investitori, dopo la scorpacciata di banche centrali l'interesse torna sui dati macro

Settimana scorsa è stata estremamente intensa per gli investitori, vista la contemporanea presenza in successione dei meeting di Fed, BCE e Bank of England. I prossimi giorni invece torneranno a mettere al centro dell'attenzione i dati macroeconomici.

I driver per gli investitori

Nel corso di questa settimana, ad eccezione del meeting della Riserva Bank of Australia, i dati macro saranno il driver principale delle mosse degli investitori, a cominciare dalle mani forti trading

Nella giornata di martedì saranno pubblicati i report riguardanti la bilancia commerciale degli Stati Uniti, ma anche di Australia, Francia, Canada.
Gli Stati Uniti saranno in focus anche nella giornata di giovedì, con le richieste iniziali di disoccupazione. Venerdì invece toccherà alla stima preliminare indice Michigan.

In Europa

Il calendario è ricco di appuntamenti per gli investitori che guardano all'Europa. Oltre alle vendite al dettaglio della Eurozona ed agli ordini di fabbrica in Germania, ci sono gli S&P Global Construction PMI Germania, Italia, Francia, Eurozona, Regno Unito.
Giovedì inoltre ci sarà la Riunione del Consiglio Europeo.

Venerdì il focus sarà tutto sul Regno Unito, dove verranno pubblicati i report sul PIL sulla produzione industriale e sulla bilancia commerciale.

La Banca Centrale d'Australia

L'unico meeting di interesse per quanto riguarda le banche centrali riguarda quella australiana. La Reserve Bank deciderà martedì sull'aumento dei tassi di interesse, e questo provocherà sicuramente delle ripercussioni sull'andamento del dollaro australiano. Fino all'inizio di febbraio, l'Aussie ha beneficiato del ritorno dell'appetito a rischio da parte degli investitori. Il cambio AUDUSD era giunto così a 0,71, perché la strategia forex intraday di molti investitori puntava sulla crescita del dollaro AUD.

Trimestrali

La settimana degli investitori sarà resa intensa anche da un fitto calendario di pubblicazioni trimestrali. Spiccano i dati di KKR, Walt Disney, Uber ed Expedia.

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