Si chiusa una giornata positiva per le borse del vecchio continente. Gli investitori infatti si sono dedicati anche oggi agli acquisti, nonostante la delusione per il dato sulla produzione industriale nell'Eurozona più basso delle aspettative. A muovere il mercato sono ancora le prospettive sui tagli dei tassi da parte delle banche centrali e l'andamento delle trimestrali societarie.
Una giornata all'insegna degli acquisti
Alla fine della seduta di mercoledì, il listino principale di Piazza Affari segna un rialzo dello 0,39%. Gli acquisti hanno spinto l'indice FTSE MIB sempre più vicino alla soglia dei 34.000 punti. Sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,39%, portandosi a 36.040 punti. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,41%); sulla stessa tendenza, positivo il FTSE Italia Star (+0,74%).
Chiudono in rialzo anche gli altri listini principali del vecchio continente. L'indice di Parigi guadagna lo 0,62%, Londra guadagna tre decimi mentre Francoforte guadagna lo 0,2%, dopo che l'indice DAX è riuscito anche a spingersi per la prima volta oltre i 18000 punti base.
I numeri di Milano
A Piazza Affari gli investitori hanno scambiato un controvalore pari a 3,1 miliardi di euro, mentre i volumi di titoli scambiati sono scesi a 1,04 miliardi rispetto al 1,15 di ieri.
Gli acquisti hanno premiato soprattutto il titolo Leonardo, +3,45%, che è stato favorito da un contesto geopolitico molto nervoso, che ha finito per spingere tutti i titoli del settore.
La giornata si chiude con forti guadagni anche per Azimut, +3%. Positive anche le due principali banche, Intesa (+1,31%) e Unicredit (+1,29%).
Le maggiori vendite invece hanno colpito il titolo Erg, che chiude con un calo del 4,9%, a causa delle stime più deboli per l'anno in corso (dopo aver realizzato un triplo minimo trading intraday).
Gli altri mercati
Sul fronte valutario non c'è stata una grande vivacità sul cambio euro-dollaro che rimane sempre in area 1,09 (suggeriamo di negoziarlo sui broker senza spread). Registra invece un guadagno frazionale il prezzo dell'oro, mentre gli acquisti più sostenuti le abbiamo visti sul petrolio, che guadagna 2 punti percentuale.
Intanto lo spread sui titoli di Stato torna a scendere.
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