C'è una drammatica situazione che riguarda il mercato del lavoro in Italia. Il nostro paese infatti è fanalino di coda in Europa per quanto riguarda il numero di donne che lavorano. Sono poco più di una su due. E come se non bastasse, a parità di lavoro svolto esiste un gap di stipendio ancora molto importante rispetto ai maschi.
I numeri sulle donne e il lavoro
In base ha uno studio realizzato dalla Camera dei Deputati sul finire dello scorso anno, mentre il tasso di occupazione femminile in Italia è al 55% per le donne di età compresa tra i 20 e 64 anni, nell'Unione Europea la media è al 69,3%. Ci sono quindi ben 15 punti percentuali di differenza, che spingono il nostro paese sul fondo della classifica per quanto riguarda l'occupazione femminile.Le donne occupate sono circa 9,5 milioni, mentre i maschi che lavorano sono circa 13 milioni.
Il dato shock sul Gender Gap Pay
E altresì allarmante un altro numero fornito dal Global Gender Gap Report 2023 del World Economic: il divario di retribuzione fra maschi e femmine nel nostro paese ha superato i 7.900 annui. Facendo una proiezione, si stima che la parità retributiva verrà realizzata soltanto nell'anno 2154. Ciò vuol dire che dovranno passare cinque generazioni ancora.
I fattori che ostacolano le donne sul lavoro
La bassa partecipazione al lavoro delle donne è frutto di diverse concause. L'offerta di lavoro generalmente è ridotta, e in gran parte si tratta di occupazione precarie in settori scarsamente remunerati o poco strategici. Prevale un'offerta di lavoro part time, che riguarda quasi il 49% delle donne occupate, quasi più del doppio di quella degli uomini.
Inoltre va evidenziato il maggior tasso di uscita dal mercato del lavoro da parte delle donne, quasi sempre a seguito della maternità. Ciò sta a evidenziare le grandi difficoltà per le donne di conciliare la vita familiare con il lavoro.
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