Negli ultimi anni è sempre più forte la virata dell'economia verso forme più digitalizzate e innovate. Ma questo porta con sé una conseguenza spiacevole: la crescita impetuosa degli attacchi informatici.
I dati sugli attacchi alla nostra economia
Un recente rapporto fatto dall'Associazione italiana per la sicurezza informatica (Clusit) ha evidenziato che il nostro Paese è uno di quelli più bersagliati dagli hacker.Complessivamente, a livello globale ci sono stati quasi 2800 incidenti gravi per l'economia, provocati dalle violazioni informatiche. Si tratta di un numero in crescita del 12% rispetto a quelli registrati nel 2022. Peraltro nell'81% dei casi le violazioni sono state considerate come di gravità elevata o critica per chi le ha subite.
Il mese più drammatico è stato aprile, con 270 attacchi rispetto alla media di 232.
La situazione dell'Italia
Rispetto al numero totale di attacchi globali, l'Italia addirittura ne subiti l'11% (ossia 310). Un numero che di per sé già è molto elevato, ma che spaventa ulteriormente se si pensa che è cresciuto del '65% dall'anno precedente. Oltre la metà degli attacchi ha avuto conseguenze per l'economia di chi li ha subiti molto gravi.
La distribuzione geografica è particolarmente accentuata nel continente americano, che passa da 941 attacchi nel 2022 a 1.226 nel 2023. L’Oceania è l’unica zona che registra una diminuzione degli attacchi.
Le forme di violazione
La tipologia di attacco più frequente rimane il malware, che viene adottato tramite ransomware nel 36% dei casi. Ciò accade per ragioni di economia, visto che è la forma di aggressione maggiormente redditizia. La seconda violazione avviene sfruttando la vulnerabilità del sistema di difesa della vittima. A tal proposito va sottolineato che gli attacchi DDoS continuano a crescere, mentre sta calando il ricorso al phishing.
Conseguenze sempre più gravi
Altre due cose meritano di essere sottolineate. Anzitutto che la gravità degli attacchi viaggia su un ritmo crescente, ossia i danni subiti dall'economia della vittima sono sempre più seri.
In secondo luogo, riguardo ai settori più colpiti, si evidenzia una crescita degli attacchi nei settori Healthcare (+2%) e Financial/Insurance (+3%), mentre rimangono stabili gli incidenti nel settore ICT e aumentano quelli nei settori Manufacturing, Professional/Scientific/Technical, Transportation/Storage e Wholesale/Retail.
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