Continua in modo progressivo ed inesorabile il processo di desertificazione bancaria che sta interessando l'Italia da diversi anni. Anche nel 2023 il numero di banche che ha chiuso sportelli lungo tutto il territorio è stato molto elevato. Questa situazione rischia di acuire disagi sociali ed esclusione economica di una fetta importante del paese.
I numeri sulla presenza territoriale delle banche
In base ai numeri forniti dall'Ufficio studi e ricerche della Fisac CGIL, emerge che nell'ultimo quinquennio sono stati chiusi più del 20% degli sportelli, che sono scesi da 25.000 a 20.000. Contemporaneamente ha avuto luogo una riduzione dei dipendenti di circa il 6%, pari a poco più di 16.000 unità.Come detto, si tratta di un processo che va avanti in modo pressoché continuativo da diversi anni. Anche nel corso del 2023 - sebbene misura più attenuata rispetto al recente passato - gli sportelli delle banche sul nostro territorio hanno subito un calo, -3,9%. In numeri assoluti, altri 800 sportelli bancari che sono spariti dalla mappa.
La situazione geografica
La desertificazione degli sportelli delle banche fatto sì che ben 4 comuni su 10 in Italia non hanno più neanche uno sportello bancario cui fare riferimento.
Anche se questa situazione interessa l'intero territorio nazionale, la situazione è più grave al Sud rispetto al Nord. Al Settentrione infatti ci sono il 57% del totale degli sportelli delle banche, mentre al Sud e nelle Isole il totale sul numero nazionale ammonta al 22%. I cali più marcati si sono avuti in Abruzzo, Molise, Marche e Basilicata, dove hanno raggiunto quote pari o superiori al 25%.
La tipologia
Dalla mappatura degli sportelli delle banche presenti sul territorio, emerge che più della metà appartengono a banche di maggiori dimensioni, e per il 76% sono istituti in forma di SpA. Le quote riconducibili alle banche di Credito Cooperativo e alle banche popolari invece sono pari al 20% e appena il 3%.
Allarme
La fotografia della presenza delle banche sul territorio nazionale fa suonare un campanello d'allarme. La riduzione dell'occupazione e delle filiali soprattutto in alcune aree fragili del paese finisce per privare l'economia di un sostegno molto importante.
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