Comincia con una serie di dati macro in arrivo dalla Cina la settimana degli investitori. Si tratta di report che confermano lo stato di salute incerto dell'economia del Dragone, e che finiscono per ripercuotersi anche sull'andamento dello yuan cinese.
La Cina e i report utili agli investitori
Il primo dato è quello delle vendite al dettaglio, che forniscono agli investitori un quadro incoraggiante. Infatti sono salite al massimo di tre mesi, al 3,7% su base annua. Il mese precedente scesero al minimo di quindici mesi del 2,3%, mentre il mercato si aspettava un aumento inferiore, del 3%. si tratta inoltre del 16° mese consecutivo di crescita del commercio al dettaglio.Su base mensile, il commercio al dettaglio è aumentato dello 0,51% a maggio, il massimo da ottobre 2023, rispetto a un aumento dello 0,06% rivisto al rialzo del mese precedente.
Male altri due report
I dati positivi però finiscono qui, perché dalla produzione industriale e dagli investimenti in immobilizzazioni arrivano segnali deludenti, e peraltro gli indicatori che anticipano il trend non sono incoraggianti.
La produzione industriale cinese è cresciuta solo del 5,6% su base annua, meno delle aspettative del mercato di un aumento del 6% e in rallentamento rispetto alla crescita del 6,7% del mese precedente. Rispetto al mese precedente, l’attività industriale è cresciuta dello 0,3%, rallentando rispetto all’aumento dell’1% di aprile.
Sono saliti meno del previsto anche gli investimenti in immobilizzazioni, mentre il tasso di disoccupazione urbana è rimasto stabile al 5%.
Inoltre i prezzi delle nuove case in Cina sono scesi al ritmo più rapido in oltre 9 anni e mezzo a maggio, evidenziando quanto sia ancora complesso lo scenario per il settore immobiliare del Paese.
I riflessi sul mercato
Questi dati non hanno aiutato lo yuan. Il cambio USDCNY si è riportato in zona 7,27 (fonte dati Pocket Option nuovo link). In quest'area di prezzo c'è un livello di resistenza già testato più volte nelle ultime settimane.
Ricordiamo che la PBoC ha deciso di mantenere invariato il tasso di prestito a medio termine al 2,5% per il decimo mese consecutivo.
Intanto il rendimento dei titoli di stato cinesi a 10 anni è sceso a circa il 2,26%, livello minore delle ultime cinque settimane.
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