mercoledì 26 giugno 2024

Mercati timorosi per via delle elezioni francesi. Ecco perché...

Dopo il risultato elettorale delle Europee di qualche settimana fa, il presidente francese Macron ha annunciato lo scioglimento anticipato dell’Assemblea nazionale, e indetto nuove elezioni. Ci saranno il prossimo weekend, ma già solo l'annuncio provocò una forte turbolenza nei mercati finanziari.

La Francia scuote i mercati finanziari

Se riavvolgiamo il nastro fino al 10 giugno, quando i mercati riaprirono dopo la consultazione elettorale, si può constatare il drastico crollo della Borsa d’Oltralpe

L'indice CAC40 perse circa il 2%, ma anche l'euro subì un forte contraccolpo, mentre gli spread sui rendimenti delle obbligazioni degli Stati membri dell’Unione si sono enormemente allargati (tutti questi asset si possono negoziare anche sugli opzioni binarie broker Europa).

Quali sono i timori?

Perché la Francia è stato l'epicentro di questo terremoto? La risposta è nel clima di forte incertezza politica che riguarda il Paese, e nello scenario che potrebbe verificarsi dopo il voto che ci sarà a fine settimana.
Le due coalizioni che potrebbero vincere le elezioni francesi hanno infatti programmi economici populisti, che comportano grosse spese. Ma ciò si innesta in una situazione già difficile per i conti pubblici. I mercati temono quindi che la Francia possa crear danni a se stessa e all'equilibrio europeo.

Alle prossime elezioni si presenta con grande forza (30% dei consensi) il Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen, partito di estrema destra. La sinistra si è invece coalizzata attorno al Nuovo Fronte popolare (Nfp). Al centro invece ci sono i partiti legati alla figura di Macron, che però rischiano di essere indietro rispetto ai due poli opposti, che alla fine dovrebbero andare al governo o comunque condizionarlo in modo predominante.

Programmi populisti e rischio conti fuori controllo

Proprio qui nasce il problema, perché sia pure con direzioni differenti, sia Rn che Nfp hanno programmi economici fortemente espansionistici e populisti, che comportano spese ingenti. 

Siccome la situazione dei conti pubblici francesi è già molto deteriorata (il deficit pubblico si avvia a superare il 5% del Pil, uno dei valori più alti dell’Eurozona), c'è il pericolo di trovarsi di fronte a una crisi finanziaria nel cuore dell’Europa. Ecco perché i mercati sono in fibrillazione (uno scenario perfetto per imparare a usare il trailing step) e si stano muovendo con cautela.

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