giovedì 26 settembre 2024

Tassi di interesse, altro taglio da parte della Riksbank svedese

Tutto secondo i programmi. In Svezia la banca centrale decide di tagliare i tassi di interesse ancora una volta, dopo averlo già fatto ad agosto. Ed anche stavolta la Riksbank ha deciso di sforbiciare il costo del denaro di 25 punti base, portando così il nuovo livello degli oneri di finanziamento al 3,25%.

La decisione sui tassi di interesse

Quello che conta davvero, tuttavia, è che la Riksbank ha deciso di accelerare notevolmente il suo ciclo di tagli dei tassi di interesse. L'istituto ha infatti preannunciato altre due sforbiciate al costo del denaro nelle prossime due riunioni da qui a fine anno. Peraltro in uno dei due meeting, il taglio potrebbe arrivare a 50 punti base.

Ma non finisce qui perché, se tutto andrà secondo le previsioni, la Riskbank stima di effettuare altri due tagli nella prima metà del 2025. Alla fine di questo ciclo accelerato di tagli, i tassi di interesse potrebbero arrivare al 2,5%.

Crescita economica e inflazione

La decisione di spingere forte sull'abbassamento del costo del denaro risponde all'esigenza di stimolare l'economia svedese, e trova sponda nel forte calo dell'inflazione. Il mese scorso infatti il tasso di inflazione è sceso all’1,9%, ossia il livello più basso da luglio 2021, rispetto al 2,6% del mese precedente e al di sotto delle previsioni del mercato del 2,1% (su base mensile, l'IPC è sceso dello 0,6%, dopo un aumento dello 0,1% a luglio).

NB. Se volete negoziare la valuta svedese o le altre, potrebbe esservi molto utile l'oscillatore stocastico trading.

La reazione del mercato

Dopo la riunione della Riksbank, e soprattutto dopo aver appreso dell'intenzione della banca centrale di accelerare il ciclo di tagli dei tassi di interesse, la Corona ha perso leggermente quota rispetto al dollaro americano. Il cambio USDSEK è risalito a 10,15 (dopo aver disegnato una Marubozu candela rialzista). Nei giorni scorsi questa coppia valutaria si era avvicinata alla soglia psicologica di 10,00, toccando i minimi di 9 mesi. Nell'ultimo anno la valuta svedese si è apprezzata dell'8% circa rispetto al biglietto verde.
Anche il cambio rispetto all'euro ha visto la Corona svedese andare in frenata, rimbalzando dal minimo di 4 mesi toccato di recente.

martedì 24 settembre 2024

Mercato Immobiliare, l'Italia reciterà la parte del leone

Nel biennio 2024-2025, gli esperti del mercato immobiliare ritengono che il nostro paese sarà uno dei maggiori leader europei della crescita. E' quanto emerge dal rapporto European Outlook 2025 che è stato presentato da Scenari Immobiliari e investire SGR, in occasione del trentaduesimo forum di previsioni svoltosi a Rapallo.

I numeri italiani sul mercato immobiliare

Secondo le stime, il fatturato del mercato immobiliare italiano quest'anno dovrebbe crescere del 3,4%, mentre nel prossimo anno si aspetta addirittura una crescita del 5,7%. 

Inoltre, all'interno del report viene evidenziato che il fabbisogno di abitazioni da qui al 2050 in Italia sarà di 3,6 milioni. Di queste, quasi il 5% si concentrerà nel territorio di Milano, il 3% si concentrerà nel territorio di Roma, mentre per circa l'1% il fabbisogno riguarderà gli altri principali capoluoghi italiani.

Investimenti enormi

Per via di questo è grande fabbisogno abitativo, si stimano investimenti nel mercato immobiliare superiori ai 1000 miliardi di euro. A questi ne vanno poi sommati oltre 4000, che saranno necessari per la manutenzione del patrimonio immobiliare esistente (a tal proposito, ricordiamo che ci sono 450mila case a rischio perché pericolanti).

Situazione geografica

Altri punti interessanti giungono dal report. Anzitutto la vivacità del mercato immobiliare di Milano, Bologna e Roma si dovrà soprattutto alla popolazione universitaria e dai giovani professionisti. Sempre a Milano poi ci sarà ampio spazio per la realizzazione di soluzioni abitative specifiche per gli over 75 (soluzioni che da noi sono poco sviluppate rispetto agli altri paesi europei).

In città meridionali quali Palermo e Napoli, dove la richiesta di abitazioni da parte della popolazione più giovane è in netto calo, si potrebbe avere un maggiore spazio per le residenze in vendita e in allocazione di nuovissima generazione, ossia quelle unità abitative realizzate con elevati standard di qualità.

Conclusioni

Dal quadro emerge che le difficoltà che hanno caratterizzato il mercato immobiliare italiano ed europeo nell'ultimo periodo dovrebbe avviarsi alla conclusione. Si stima infatti una crescita delle compravendite residenziali tanto nel 2024 quanto nel 2025. Per quanto riguarda i prezzi di vendita, si prevede un aumento di circa il 3,1% a livello nazionale, con incrementi più significativi nelle grandi aree urbane.

mercoledì 18 settembre 2024

Banche centrali, mai così tanta incertezza sulle mosse della Fed

E' giunto il giorno delle decisioni per la Federal Reserve. La più importante delle banche centrali questa sera annuncerà l'ammontare dei tagli ai tassi di interesse, e mai come stavolta il mercato non sa che cosa aspettarsi.

Il meeting della regina delle banche centrali

Nella settimana delle "quattro streghe", gli occhi degli investitori saranno puntati tutti quanti sugli Stati Uniti, perché la Federal Reserve si appresta a varare il primo taglio dei tassi di interesse dopo ben quattro anni. La mossa di questa sera chiuderà un lungo periodo caratterizzato dal costo del denaro elevato da parte delle banche centrali, reso necessario dalla battaglia contro l'alta inflazione.

Il dubbio sulla ammontare

Se non ci sono dubbi sul fatto che la banca centrale USA effettuerà una sforbiciata al costo del denaro, resta tutto da vedere di quanto sarà questo taglio. Le ipotesi sul tavolo del mercato finanziario sono due: 25 punti base oppure 50 punti base. Non c'è mai stata così tanta incertezza sulle mosse della Federal Reserve dal 2007 in poi. Attualmente il livello del costo del denaro e nella forbice 5,25-5,50%.

NB. L'andamento dei tassi di interesse è importante ancora per coloro che investono con le opzioni vanilla (broker con cui negoziare qui).

Le aspettative

Fino a pochi giorni fa, l'ipotesi più considerata era quello di un taglio poco aggressivo di 25 punti base. Ma negli ultimi giorni, dopo una serie di dati macroeconomici che hanno evidenziato una situazione di debolezza dell'economia a stelle e strisce, si è fatta sempre più largo la convinzione che la Federal Reserve possa intervenire con una sforbiciata di 50 punti base. Secondo le ultime stime, addirittura ci sarebbero il 70% di possibilità che ciò accada. Appena settimana scorsa invece era al 15%.

Il mercato

Questa prospettiva di recente ha finito per indebolire il dollaro statunitense sul mercato valutario. Il biglietto verde, che fino a un anno fa scambiava sulla parità rispetto all'Euro, ha perso decisamente quota e di recente il cambio euro dollaro ha superato quota 1,12 (e sulla Forchetta di Andrews pitchforks trading abbiamo varcato il limite inferiore).
L'indice del dollaro, che misura l'andamento della valuta americana rispetto a un paniere di altre valute principali, si sta lentamente avvicinando alla soglia dei 100.

domenica 15 settembre 2024

Acquisti, in Italia continua a volare il mercato di seconda mano

Mentre la tendenza a fare compere durante il periodo dei saldi registra una frenata, c'è stato un vero e proprio boom per quanto riguarda gli acquisti di seconda mano. Lo certifica un sondaggio Ipsos per conto di Confesercenti.

I numeri sul boom degli acquisti

Negli ultimi 12 mesi, il 56% degli intervistati ha dichiarato di aver fatto almeno un acquisto di un prodotto di seconda mano, utilizzando le piattaforme online. Di questa percentuale, un quinto dice di farlo spesso o addirittura sempre, mentre circa il 37% dice di farlo occasionalmente. 

Resta il fatto che gli acquisti di seconda mano nell'ultimo anno hanno registrato un vero e proprio boom, tanto che secondo le ultime stime questo mercato ha un valore di oltre 6 miliardi di euro.
Gli acquisti di seconda mano però non si effettuano soltanto on-line, dal momento che la richiesta di usato è in crescita anche nei negozi fisici e nei mercati ambulanti.

Riparazioni e riciclo

Altri dati interessanti riguardano la crescita delle riparazioni e del riciclo dei capi di abbigliamento. Le prime sono cresciute del 34% nell'ultimo anno. Una tendenza che viene confermata anche dal ritorno in auge delle sartorie, il cui numero è cresciuto del 4%, grazie soprattutto all'iniziativa di imprenditori stranieri. Anche il riciclo continua a crescere.

Motivazioni dietro al boom

Questa tendenza si spiega anzitutto con la voglia di risparmiare, particolarmente sentita vista l'elevata inflazione in Italia. Ma c'è anche una componente maggiore di sensibilità ambientale. Anche se la ricerca dell'usato è in crescita, è altrettanto vero che la cultura della moda rimane sempre radicata nel dna degli italiani. Lo dimostra la ricerca di prodotti griffati anche usati da parte dei più giovani.

Come detto, a questo boom di acquisti dell'usato si contrappone l'andamento negativo delle vendite in saldo. Quelli estivi, che da poco sono terminati, nella maggior parte delle regioni italiane hanno registrato vendite inferiori rispetto allo scorso anno. Solo il 27,9% segnala una performance stabile e appena il 10,2% in crescita.

lunedì 9 settembre 2024

Investitori di buon umore, le Borse si rialzano in avvio di settimana

Giornata di rialzi per le borse europee, nella prima seduta della nuova settimana. Gli investitori avevano voglia di fare compere, dopo la brutta ottava appena passata. Tuttavia, l'attenzione è focalizzata sui prossimi appuntamenti macro, ossia la riunione BCE e il dato sull'inflazione americana.

La giornata degli investitori

A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso dello 0,90% a 33.590,34 punti. Sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 35.693 punti. Sale il FTSE Italia Mid Cap (+0,72%); come pure, in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,62%).

Anche nel resto d'Europa gli investitori hanno comprato. I listini europei infatti chiudono una seduta in rimbalzo: Parigi +0,99%, il Ger 40 (cos'è) di Francoforte +0,94%, Amsterdam +1,03%, Madrid +0,92%. Brilla Londra +1,09%.

I dati di Milano

Alla Borsa Italiana il controvalore degli scambi da parte degli investitori è stato di 1,79 miliardi di euro, in calo del 26,61% rispetto a venerdì scorso. I volumi scambiati sono passati da 0,52 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,33 miliardi.

Riguardo ai singoli titoli, spicca Campari (+3,5%), ma avanzano anche Popolare di Sondrio (+2,6%) e Nexi (+2,4%). Sale anche Saipem (0,78%), dopo l’annuncio del varo del prototipo di piattaforma solare galleggiante XolarSurf al largo della Norvegia. In sofferenza il lusso con Moncler a -1% e Brunello Cucinelli a -0,4%.

Gli altri mercati

Sul mercato dei cambi, le scommesse su una Bce colomba si fanno sentire sull’euro, che arretra dello 0,4% contro il dollaro e si muove intorno a 1,1. Sarà scattato qualche limite buy sell ordine.
Tra le materie prime, il petrolio annulla il precedente rialzo con il Brent nuovamente a 71 dollari al barile, tra le prospettive deboli per la domanda in attesa di alcuni report chiave nei prossimi giorni. L’oro resta in calo a 2.495 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario resta invariato lo spread, che si posiziona a +140 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,54%.

giovedì 5 settembre 2024

Produzione di pomodori italiani in crisi, rischiamo l'invasione dalla Cina

Negli ultimi anni lo scenario relativo al mercato dei pomodori sta cambiando rapidamente, facendo emergere un allarme importante riguardo al rischio di invasione di prodotti cinesi, dal momento che Pechino sta inspiegabilmente spingendo al limite la produzione di questo ortaggio.

Cosa succede alla produzione di pomodori

Senza dubbio il mercato dei pomodori in Italia non è più quello di un tempo, per ragioni differenti che riguardano la produzione nel Meridione è quella del Settentrione. 

Al Sud, pur essendoci grande abbondanza di produzione, è la qualità quella che preoccupa. Infatti il pomodoro si sta precocizzando progressivamente sempre di più, rendendo complicato il processo di trasformazione. A questo bisogna aggiungere poi il problema della mancanza di acqua in molte zone produttive, che minaccia le future campagne di raccolta di quello che rimane uno degli alimenti simbolo della dieta mediterranea.

I problemi climatici al Nord

Uno scenario diverso riguarda invece il Nord del paese, dove la campagna di produzione procede molto a rilento a causa dei fenomeni meteorologici che hanno interessato - a maggio e giugno - soprattutto la zona ovest della pianura padana, che è una delle due maggiori aree di produzione. Questi fenomeni hanno stressato le piante riducendo la loro capacità produttiva.

La minaccia cinese

I problemi di produzione che riguardano il nostro paese vanno sommati ad una minaccia che arriva dall'estero. Nell'ultimo biennio la Cina ha inspiegabilmente incrementato all'inverosimile la produzione di pomodori. Non avendo necessità di soddisfare i consumi interni, l'unica spiegazione a questa aumento improvviso di capacità produttiva è l'intenzione di inondare i mercati internazionali con i suoi prodotti, diventando leader del mercato.

Peraltro si tratta di un prodotto di bassa qualità realizzato sfruttando le minoranze Uigure (gli Stati Uniti hanno vietato l’importazione sul proprio territorio dal gennaio 2021 per evitare di sostenere il lavoro forzato).
Se si vuole evitare di essere inondati di pomodori made in Cina, si dovranno mettere in atto una serie di attività che tutelano la produzione italiana e le filiere produttive del nostro paese.

lunedì 2 settembre 2024

Mercati finanziari, l'appuntamento clou è con il lavoro USA

I dati chiave sul lavoro negli USA, in uscita il prossimo venerdì, rappresentano l'appuntamento clou per i mercati finanziari in questa settimana. Con l'inizio di settembre si torna ad un'attività più vivace da parte degli investitori, che continuano a tenere il focus sulle prossime mosse delle banche centrali.

USA al centro dell'attenzione dei mercati finanziari

Come detto, i Non Farm Payrolls saranno il dato più atteso della settimana. Ad agosto, un aumento superiore alle attese del tasso di disoccupazione statunitense al 4,3% dal precedente 4,1% innescò una svendita del mercato globale, per via delle preoccupazioni che la Fed potrebbe essere in ritardo nel suo programma di taglio dei tassi.

Il tasso di disoccupazione del 4,3% ha superato le proiezioni economiche della Fed, suggerendo che i rischi economici potrebbero essere maggiori di quanto previsto.
Con il sentiment del mercato che si è completamente ripreso dall’allarme di inizio agosto, i dati della prossima settimana saranno attentamente osservati per verificare la forza del mercato del lavoro. Le aspettative sono per un rimbalzo nell'aggiunta di posti di lavoro a 163.000 in agosto. 

...sempre dagli USA...

Un altro dato atteso è il PMI manifatturiero e dei servizi ISM, che il mese scorso sono stati al di sotto delle aspettative dei mercati finanziari. 
Tutto questo renderà instabili anche i segnali forex gratis in tempo reale. Al momento i mercati finanziari scontano una probabilità del 70% di un taglio di 25 punti base (bp) e una probabilità del 30% di un taglio di 50 pb da parte della Federal Reserve (Fed) a settembre.

Appuntamenti in Cina

In Cina gli occhi saranno puntati sul PMI manifatturiero di Caixin, visto il continuo ristagno del settore manifatturiero cinese (a luglio l'indice è tornato in territorio di contrazione a 49,8). Rimangono dubbi sulla capacità della Cina di raggiungere il suo obiettivo di crescita economica per l’intero anno, circa il 5%, e con qualsiasi contrazione più profonda nella lettura del PMI probabilmente aumenterà la pressione sulle autorità affinché intraprendano ulteriori azioni per sostenere l’economia.

Dati in arrivo dall'Australia

Occhio anche al PIL australiano del secondo trimestre. L'ultima lettura è stata la più debole in sei trimestri, e questo potrebbe incidere sulle prossime scelte della RBA. Nella Dichiarazione sulla politica monetaria di agosto, la banca centrale ha rivisto le previsioni di crescita al ribasso, e questo provocò la formazione di un triplo minimo trading intraday per il dollaro AUD. Il mercato dei tassi sconta tagli dei tassi da parte della RBA di 20 punti base entro la fine dell’anno e tagli cumulativi di 50 punti base entro aprile 2025.