giovedì 5 settembre 2024

Produzione di pomodori italiani in crisi, rischiamo l'invasione dalla Cina

Negli ultimi anni lo scenario relativo al mercato dei pomodori sta cambiando rapidamente, facendo emergere un allarme importante riguardo al rischio di invasione di prodotti cinesi, dal momento che Pechino sta inspiegabilmente spingendo al limite la produzione di questo ortaggio.

Cosa succede alla produzione di pomodori

Senza dubbio il mercato dei pomodori in Italia non è più quello di un tempo, per ragioni differenti che riguardano la produzione nel Meridione è quella del Settentrione. 

Al Sud, pur essendoci grande abbondanza di produzione, è la qualità quella che preoccupa. Infatti il pomodoro si sta precocizzando progressivamente sempre di più, rendendo complicato il processo di trasformazione. A questo bisogna aggiungere poi il problema della mancanza di acqua in molte zone produttive, che minaccia le future campagne di raccolta di quello che rimane uno degli alimenti simbolo della dieta mediterranea.

I problemi climatici al Nord

Uno scenario diverso riguarda invece il Nord del paese, dove la campagna di produzione procede molto a rilento a causa dei fenomeni meteorologici che hanno interessato - a maggio e giugno - soprattutto la zona ovest della pianura padana, che è una delle due maggiori aree di produzione. Questi fenomeni hanno stressato le piante riducendo la loro capacità produttiva.

La minaccia cinese

I problemi di produzione che riguardano il nostro paese vanno sommati ad una minaccia che arriva dall'estero. Nell'ultimo biennio la Cina ha inspiegabilmente incrementato all'inverosimile la produzione di pomodori. Non avendo necessità di soddisfare i consumi interni, l'unica spiegazione a questa aumento improvviso di capacità produttiva è l'intenzione di inondare i mercati internazionali con i suoi prodotti, diventando leader del mercato.

Peraltro si tratta di un prodotto di bassa qualità realizzato sfruttando le minoranze Uigure (gli Stati Uniti hanno vietato l’importazione sul proprio territorio dal gennaio 2021 per evitare di sostenere il lavoro forzato).
Se si vuole evitare di essere inondati di pomodori made in Cina, si dovranno mettere in atto una serie di attività che tutelano la produzione italiana e le filiere produttive del nostro paese.

Nessun commento:

Posta un commento