domenica 15 settembre 2024

Acquisti, in Italia continua a volare il mercato di seconda mano

Mentre la tendenza a fare compere durante il periodo dei saldi registra una frenata, c'è stato un vero e proprio boom per quanto riguarda gli acquisti di seconda mano. Lo certifica un sondaggio Ipsos per conto di Confesercenti.

I numeri sul boom degli acquisti

Negli ultimi 12 mesi, il 56% degli intervistati ha dichiarato di aver fatto almeno un acquisto di un prodotto di seconda mano, utilizzando le piattaforme online. Di questa percentuale, un quinto dice di farlo spesso o addirittura sempre, mentre circa il 37% dice di farlo occasionalmente. 

Resta il fatto che gli acquisti di seconda mano nell'ultimo anno hanno registrato un vero e proprio boom, tanto che secondo le ultime stime questo mercato ha un valore di oltre 6 miliardi di euro.
Gli acquisti di seconda mano però non si effettuano soltanto on-line, dal momento che la richiesta di usato è in crescita anche nei negozi fisici e nei mercati ambulanti.

Riparazioni e riciclo

Altri dati interessanti riguardano la crescita delle riparazioni e del riciclo dei capi di abbigliamento. Le prime sono cresciute del 34% nell'ultimo anno. Una tendenza che viene confermata anche dal ritorno in auge delle sartorie, il cui numero è cresciuto del 4%, grazie soprattutto all'iniziativa di imprenditori stranieri. Anche il riciclo continua a crescere.

Motivazioni dietro al boom

Questa tendenza si spiega anzitutto con la voglia di risparmiare, particolarmente sentita vista l'elevata inflazione in Italia. Ma c'è anche una componente maggiore di sensibilità ambientale. Anche se la ricerca dell'usato è in crescita, è altrettanto vero che la cultura della moda rimane sempre radicata nel dna degli italiani. Lo dimostra la ricerca di prodotti griffati anche usati da parte dei più giovani.

Come detto, a questo boom di acquisti dell'usato si contrappone l'andamento negativo delle vendite in saldo. Quelli estivi, che da poco sono terminati, nella maggior parte delle regioni italiane hanno registrato vendite inferiori rispetto allo scorso anno. Solo il 27,9% segnala una performance stabile e appena il 10,2% in crescita.

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