Questa settimana ci saranno diverse riunioni di banche centrali, che terranno gli investitori abbastanza impegnati. Al tempo stesso il calendario è ricco di dati macroeconomici, senza dimenticare la questione geopolitica che rimane ancora in focus.
Gli eventi negli USA per gli investitori
Negli Stati Uniti l'appuntamento più interessante riguarda la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve. Questo servirà agli investitori per approfondire le prospettive di politica monetaria dell'Istituto a stelle e strisce. Sul fronte macroeconomico, gli indici Global PMI forniranno una istantanea dell'attività economica americana nel mese di febbraio.Tutto questo influenzerà l'andamento del dollaro, che nell'ultima settimana si è indebolito. L'indice del dollaro è sceso a 106,6 venerdì, dopo che i dati sulle vendite al dettaglio molto più deboli del previsto hanno sollevato preoccupazioni sulla forza della spesa del consumatore statunitense.
In calendario per gli investitori americani ci sono anche ulteriori pubblicazioni di trimestrali a Wall Street. Spicca soprattutto il bilancio di Walmart.
L'Europa e il Regno Unito
Nell'Eurozona i fari saranno puntati sul indice Flash PMI e sul sentiment Zew della Germania, per capire il morale degli investitori nel mese di febbraio. Nel Regno Unito invece sono attesi report chiave su disoccupazione inflazione e vendite al dettaglio.
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Le banche centrali che si riuniscono in meeting
Nel corso dei prossimi giorni diversi istituti centrali in tutto il mondo si riuniranno per decidere sui tassi di interesse. Gli appuntamenti chiave sono con Australia, Nuova Zelanda e Cina.
La Reserve Bank of Australia dovrebbe dare via al suo ciclo di tagli con una sforbiciata di 25 punti base. Questo inciderà senza dubbio sull'andamento del dollaro australiano. Nell'ultima settimana l'Aussie è aumentato a un massimo di 8 settimane di 0,63. Nelle ultime 4 settimane, il dollaro USA australiano ha guadagnato l'1,63% rispetto a quello americano, dopo aver fatto breakout da una broadening formation megafono.
Anche dalla banca centrale della Nuova Zelanda ci si aspetta un taglio, ma in questo caso dovrebbe essere più robusto, pari a 50 punti base.
Un'altra banca centrale importante che deciderà sui tasso di interesse è quella cinese. La PBoC dovrebbe mantenere invariato il costo del denaro, allo scopo di difendere la yuan.
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