giovedì 6 novembre 2025

Tasso di interesse, il Brasile non cambia rotta (almeno per adesso)

Non ci sono state novità sul fronte di politica monetaria in Brasile. La Banca Centrale del paese sudamericano ha infatti confermato il tasso di interesse al 15% dopo la riunione di novembre.

La scelta della BCB sul tasso di interesse

Il Banco do Brazil ha sottolineato la necessità di tenere sotto controllo l'andamento dei prezzi, visto il contesto attuale di grande incertezza. Per questo ogni mossa sul tasso di interesse andrà valutata con attenzione. 

Tra i fattori di rischio esterni per l'inflazione ci sono senza dubbio le dinamiche commerciali e le tensioni geopolitiche, ma anche a livello interno ci sono delle preoccupazioni relative ad una crescita moderata.

Le previsioni sull'inflazione

Secondo le previsioni della banca centrale brasiliana, l'inflazione nel 2025 si attesterà al 4,5% mentre nel 2026 dovrebbe scendere a 4,2%. Secondo il Copom, la dinamica dei prezzi al consumo scenderà al 3,3% nel secondo trimestre del 2027. Tuttavia i responsabili di politica monetaria hanno sottolineato la presenza di rischi al rialzo per l'inflazione. 

 Uno di questi fattori è l'indebolimento del tasso di cambio. Il rapporto USDBRL si è notevolmente rafforzato negli ultimi mesi, arrivando a 5,38, ma da un po' di tempo a questa parte si sta consolidando su questa sfoglia (seguendo la tecnica di Gann trading si ha una prospettiva poco volatile per le prossime settimane). Qualora il Real brasiliano dovesse indebolirsi nei confronti del dollaro, l'inflazione di risentirebbe negativamente.

Le prospettive di politica monetaria

Secondo il COPOM (comitato di politica monetaria), in futuro potrebbero essere necessari alcuni aggiustamenti al tasso di interesse per garantire la stabilità dei prezzi. Nel frattempo il ministro delle finanze Haddad spinge affinché l'istituto tagli il costo del denaro, perché a suo modo di vedere il tasso reale al 10% non ha senso mantenerlo.

Dai macro

Negli ultimi giorni sono stati inoltre rilasciati alcuni dati macro interessanti riguardo l'andamento dell'economia brasiliana. L'indice S&P Global Composite PMI per il Brasile è salito a 48,2, rispetto al minimo di quasi 4 anni e mezzo toccato il mese precedente a quota 46. Si tratta del settimo mese consecutivo di contrazione dell'attività del settore privato, anche se la flessione è stata minore rispetto a settembre, a causa di cali più deboli sia nel settore manifatturiero (PMI a 48,2 contro 46,5) che nei servizi (PMI a 47,7 contro 46,3). 

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