mercoledì 26 giugno 2019

Conti in rosso, la situazione delle famiglie si è aggravata in 10 anni

Le famiglie con i conti in rosso sono cresciute del 53% nell'ultimo decennio, aumentando di conseguenza il rischio di essere esposti a usura. In questi anni di persistente crisi economica e finanziaria, molte famiglie (ma anche imprese) sono state attratte dal circuito illegale e drammaticamente pericoloso del credito illegale.

Conti in rosso: i numeri

L'allarme è stato lanciato dalla Consulta Nazionale antiusura, che ha illustrato la situazione drammatica delle famiglie italiane dopo gli anni della crisi economica del 2007-2009. Quelle che avevano conti in rosso dieci anni fa erano 1,27 milioni circa. Oggi invece sono salite a 1,96. Inoltre negli ultimi 8 anni ben 527mila case sono state vendute all’asta. Numeri che fanno venire i brividi.

I cambiamenti nel sistema bancario hanno aggravato il problema. Infatti ha stretto le maglie della concessione di credito, incrementando il tasso di insolvibilità e creando allo stesso tempo gli spazi di domanda del credito non soddisfatta. Ed è lì che s'è infilata la criminalità organizzata, offrendo prestiti a caro prezzo.

La Legge negli ultimi anni è intervenuta per sostenere soprattutto le aziende, ma occorre aiutare anche le famiglie. Servono immediate politiche che favoriscano la riduzione del debito delle famiglie e allo stesso tempo il loro accesso agevolato ai benefici del welfare. Bisogna cioè favorire il riequilibrio dei loro conti.

Situazione drammatica nel Meridione

Le famiglie con i conti in rosso, e quindi più esposte a usura, si trovano in prevalenza nel Meridione. E' grave la situazione in diverse zone del calabrese (Reggio e Crotone in modo particolarmente drammatico) e in sette province siciliane. Ma anche quelle pugliesi, e Potenza per la Basilicata. In tutto il Sud, soltanto Benevento e Avellino si salvano. All'altro capo della classifica ci sono le zone meno esposte a usura. Folta presenza di province del nord-est (9), nord-ovest (11), poi vengono centro-nord e la Capitale (6).

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