Anche se le somme di denaro che rimangono parcheggiate sui conti correnti restano fin troppo elevate, sempre più italiani scelgono di aprire un conto deposito per evitare che l'elevata inflazione eroda il proprio risparmio.
Il conto deposito a salvaguardia del risparmio
Questo scenario emerge da un'indagine che è stata effettuata dal portale Facile.it. Negli ultimi 12 mesi, i risparmiatori italiani che hanno deciso di aprire un conto deposito sono stati ben 4 milioni e mezzo. Ma anche un altro fattore testimonia il sempre maggiore interesse verso questo strumento di impiego del proprio risparmio, ossia il fatto che le ricerche online di questi prodotti sono cresciute del 169% tra il 2022 e il 2023.
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Attenzione a non confondersi
Bisogna sottolineare un aspetto importante. Il conto corrente e il conto deposito sono due cose completamente differenti.
Il primo infatti garantisce un'operatività molto ampia, ma ha dei rendimenti praticamente nulli e per questo il risparmio che vi è allocato viene eroso dall'avanzare dell'inflazione. Il conto deposito invece può offrire discreti tassi di rendimento (quelli con scadenza del vincolo a 60 mesi hanno una redditività lorda che può arrivare al 4,75%), ma al tempo stesso presenta un operatività molto più ridotta.
In sostanza le operazioni classiche che si possono fare sul conto corrente, nella maggior parte dei casi non sono disponibili con il conto deposito.
L'identikit
L'indagine ha consentito anche di tracciare un profilo dei risparmiatori che hanno deciso di aprire un conto deposito. Se la media nazionale è pari a 10,7%, nella fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni siamo al 14,6%, che raggiunge addirittura il 16,4% nella fascia di età compresa tra i 25 e 34 anni.
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