E stata una giornata complicata per le borse europee, che hanno chiuso con un bilancio in rosso mentre Wall Street ha terminato la giornata senza grandi variazioni. A pesare sull'umore degli investitori europei è la tensione sul fronte mediorientale, che finora era stata snobbata nella convinzione che la crisi israelo-iraniana si sarebbe attenuata.
Inoltre i mercati continuano a vivere sulle incertezze della politica monetaria. Se la FED sembra indirizzata verso un taglio solo a settembre, la BCE dovrebbe farlo a giugno, anche se Lagarde non si sbilancia.
Il resoconto della giornata per gli investitori
Al suono di chiusura della campanella, Piazza Affari segna un calo dell'1,65% sull'indice Ftse Mib (a quota 33.393 punti). Scende anche il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 35.525 punti, in netto calo dell'1,62%.Anche nel resto d'Europa la giornata per gli investitori è stata complicata. Scende il Dax tedesco (-1,3%), così come il Cac40 francese (-1,4%) e l’Ibex35 spagnolo (-1,5%). Malissimo Londra, -1,8%, perde quota anche Amsterdam ha ceduto l'1,4%.
Wall Street invece chiude contrastata e non sfrutta lo slancio delle trimestrali.
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I numeri di Milano
A Piazza Affari gli investitori hanno scambiato un controvalore pari a 2,49 miliardi di euro, invariato rispetto a ieri. I volumi scambiati sono passati da 0,61 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,58 miliardi.
Sul paniere principale soltanto pochi titoli hanno strappato un rialzo. Tra questi spiccano Amplifon +0,91%.
Giornata nera per Stellantis, -2,98%, così come per i titoli finanziari: Finecobank -2,41%, Intesa -2,24%. Unicredit -2,05%, Pop di Sondrio -2,35%.
Scendono anche i titoli petroliferi: Saipem -2,38% ed Eni -2,15%.
Gli altri mercati
Gli investitori continuano a premiare il dollaro sul mercato valutario. Tuttavia il cambio euro-dollaro è poco mosso (tuttavia i segnali forex gratis in tempo reale continuano a suggerire il biglietto verde), mentre l’oro appare incerto anche se resta in area 2400 dollari per oncia. Il petrolio si muove in un forbice ristretta, anche se al momento il Brent è nuovamente oltre i 90 dollari al barile.
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