A riferire l'intenzione del governo Trump e il prestigioso Wall Street Journal, che evidenzia come tutto nasca dalle forti pressioni dei produttori di carne di manzo statunitensi. Questi ultimi sarebbero rimasti molto delusi dalla mancata apertura dell'Unione Europea alle loro carni di maggiore qualità, quelle che non vengono trattate con gli ormoni. In tal modo la UE sarebbe venuta meno ad un accordo risalente al 2009. Da qui scatterebbe la vendetta da parte degli USA.
La guerra della carne e i dazi
Va tuttavia precisato che il valore limite su cui gli USA potranno vendicarsi, secondo le norme del WTO è al massimo di 100 milioni di dollari complessivi, cioè da tutti i paesi UE. Un'inezia se si pensa che l'export complessivo verso gli Stati Uniti è pari a 360 miliardi.Va ricordato che la diatriba sulle carni bovine alimentate con gli ormoni è di vecchissima data. Già nel 1996 Washington trascinò Bruxelles davanti al WTO, che mise al bando di divieto Ue alle importazioni di carne bovina, a prescindere dalla presenza o meno di ormoni. Nel 2009 Stati Uniti e Unione Europea provarono anche a fare la pace con un accordo Washington. Ma questo determinava quote di importazione che non erano specifiche per gli Stati Uniti, bensì riguardavano tutti i paesi terzi. Quindi quelle quantità ammesse nella UE venivano costantemente esaurite da altri paesi come Australia, Argentina, Nuova Zelanda...
Al momento, malgrado da più fronti si invochi una "pace", non sembra esserci alcuna concreta mossa per risolvere la questione in via amichevole.
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