La doppia spinta alla quotazione del AUD
Il motivo dell'apprezzamento sensibile del dollaro australiano, così come visibile sulla piattaforma IG, va però ricercato soprattutto in due fattori (vedi forex Ig markets recensione). Da una parte il deprezzamento del dollaro nel corso di gennaio e buona parte di febbraio, dopo il rally che aveva fatto seguito all'elezione di Trump.Dall'altra il forte aumento dei prezzi del ferro, che assieme al recupero dei prezzi delle materie prime, ha fatto da traino all'intera economia australiana.
Non per niente l'AUD è una valuta fortemente legata all'andamento delle esportazioni, che rappresentano il 20% del PIL australiano. E queste ultime sono a loro volta strettamente correlate all'economia cinese, che è il primo importatore di merci australiane.
Ma questo andamento del cross Aud-Usd è sostenibile nel lungo periodo? Qualche dubbio c'è, per cui se volete tradarlo almeno assicuratevi un buon spread (approfondisci il tema miglior spread trading cos'è). Proprio per quanto detto poco fa, bisogna guardare con molto sospetto al fatto che l'inventario dei minerali di ferro della Cina ha raggiunto quasi 130 milioni di tonnellate. Ci si avvia quindi a uno squilibrio tra domanda e offerta, che potrebbe penalizzare le esportazioni australiane.
In secondo luogo la crescita dell'AUD (tornato ai livelli dell'estate 2015) fa sorgere qualche preoccupazione nella RBA. La banca centrale infatti ha sostenuto più volte che di fronte a un aussie troppo forte è pronta a varare una manovra espansiva, tagliando quindi i tassi. Ecco perché molti pensano che questo accadrà, e che a breve la coppia AUD/USD potrà ritornare verso quota 0,75.
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