Possiamo vederlo nel grafico allegato, riferito alla coppia Eur-Usd. Si vede che l'Indicatore Average True Range (ATR) che esprime appunto la volatilità, non ha avuto una impennata come ci si poteva attendere (nel grafico questo indicatore è il secondo, quello rosso che si trova in basso).
Il bilancio della settimana sui mercati valutari
S'è trattato comunque di una settimana molto delicata, visti gli appuntamenti macro con BCE, Fed, BoJ e BoE. Alla fine l'unica che ha cambiato registro è stata la banca centrale americana, che ha proceduto (secondo le aspettative) al rialzo dei tassi di interesse. E proprio mercoledì e giovedì - a seguito della riunione FED - ci sono stati gli spunti più rilevanti sul mercato valutario.Del resto la presidente FED Yellen ha condito il rialzo del costo del denaro con parole rassicuranti, ma anche frenato gli entusiasmi riguardo ulteriori numerosi rialzi nel corso del 2017. Insomma, non si vuole accelerare il processo di normalizzazione dei tassi verso l’obiettivo del 3%, se non in presenza di dati macro davvero solidi. La conseguenza è che i mercati azionari hanno accolto con uno sprint rialzista queste parole, mentre il dollaro si è indebolito nel mercato valutario.
Il cross Euro-Dollaro ha segnato un rialzo, come accade ormai da una decina di giorni. Il trend è confermato dall'indicatore on balance volume trading, che se osservato suu n grafico a 4ore conferma questa forte tendenza. Nel grafico lo possiamo vedere come quello indicato in blu. Come si nota, esso segue il rialzo che si è registrato nelle quotazioni di Eur-Usd.
Nessun commento:
Posta un commento