Lo spettro del fallimento su Alitalia
Lo scenario che si apre adesso è molto complicato. In giornata si dovrebbe riunire il CdA di Alitalia, per deliberare in merito alla richiesta di amministrazione straordinaria speciale, con una probabile uscita contestuale dei soci. La patata bollente passerà quindi al governo. Il ministero dello Sviluppo Economico dovrà con urgenza procedere alla nomina di un commissario (o anche più di uno, fino a 3) che valuterà l'esistenza di eventuali acquirenti o nuovi finanziatori.Se non si farà avanti nessuno però, al commissario non resterebbe che chiedere il fallimento di Alitalia, con la conseguente dichiarazione di insolvenza da parte del Tribunale e la nomina di un curatore fallimentare. Questi dovrebbe cominciare la procedura liquidatoria, con 2 anni di cassa integrazione, Naspi e quindi disoccupazione per i lavoratori. Tutti gli asset della comapgnia verrebbero ceduti singolarmente o a pacchetti (se conveniente).
Il commento dei ministri dello Sviluppo Carlo Calenda, dei Trasporti Graziano Delrio e del Lavoro Giuliano Poletti dopo l'esito del referendum è stato: "C'è rammarico e sconcerto per l'esito del referendum Alitalia che mette a rischio il piano di ricapitalizzazione della compagnia. A questo punto l'obiettivo del Governo, in attesa di capire cosa decideranno gli attuali soci di Alitalia, sarà quello di ridurre al minimo i costi per i cittadini italiani e per i viaggiatori".
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