martedì 16 maggio 2017

Debito pubblico, da Bruxelles arriva un'altra stoccata all'Italia

Le frizioni tra Italia e Bruxelles riguardo ai nostri conti pubblici si fanno vive periodicamente. E' successo ancora infatti, che la UE abbia nesso nel mirino l'Italia, proprio nella settimana cruciale per la Manovrina di correzione (peraltro chiesta proprio da Bruxelles). Il problema è che il debito pubblico ha toccato nuovi record, e questo ha reso quasi inevitabile che i capi di gabinetto della Commissione UE si riunissero per parlarne e informare l'Italia.

Le conseguenze del debito pubblico


La situazione però sembra più grave del previsto, dal momento che Bruxelles ha deciso di rinviare di una settimana il "pacchetto di primavera", ragion per cui le raccomandazioni economiche che l'Unione invia a tutti i paesi membri - che sarebbe dovuto essere noto questa settimana - finirà invece per slittare al 24 maggio.

Questo non dovrebbe comunque mettere ostacoli all'approvazione della "manovrina", ma potrebbe finire per spingere Bruxelles a chiedere all'Italia una nuova manovra correttiva da 4 miliardi, oltre che il risanamento per il 2018 da inserire nella Legge di bilancio di ottobre (Secondo i parametri UE approvati dai Governi e ai quali la Commissione deve attenersi l'Italia dovrebbe mettere in campo una manovra almeno pari allo 0,6% del PIL: 10 miliari circa).

Se l'Italia non dovesse adempiere alle richieste, potrebbe scattare una procedura sui conti pubblici in autunno e il commissariamento, cosa che il governo vuole evitare a tutti i costi. Sotto questo aspetto va detto che il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis è stato il più critico nei confronti dell'Italia, mentre il Presidente Jean-Claude Juncker è stato - al pari del commissario agli Affari economici Pierre Moscovici - più tollerante e vorrebbe evitare un'interpretazione troppo rigida delle regole.

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