sabato 9 dicembre 2017

Sterlina in altalena dopo l'accordo sul primo step Brexit

L'ultimo giorno di negoziazioni sui mercati finanziari è stato caratterizzato soprattutto dall'annuncio dell'accordo tra Londra e Bruxelles riguardo alla Brexit. Questo consentirà alle operazioni di avanzare al secondo step. La sterlina, dopo averne beneficiato in un primo momento, successivamente si è di nuovo arenata. Ma andiamo per ordine.

Gli accordi e i benefici per la sterlina

Gli accordi raggiunti tra Londra e Bruxelles riguardano soprattutto la questione irlandese. La May ha dovuto fare più di un passo indietro ed accettare gran parte delle richieste europee. Questo è stato il prezzo da pagare per andare avanti sulle trattative riguardanti gli altri nodi rimanenti. Questa notizia aveva dato una grossa spinta alla sterlina, che aveva raggiunto il massimo di 6 mesi contro l'euro (EurGbp è una delle coppie più scambiate forex).

Il freno


Poi però è successo qualcos'altro. La May vorrebbe ottenere un periodo “ponte” di due anni per arrivare alla separazione dalla UE. Questo permetterebbe alle aziende per riorganizzarsi, potendo decidere di continuare ad investire in UK o di trasferirsi altrove. Per questo la seconda fase dei negoziati si annuncia più complessa della prima. Dalla UE però arriva un freno: le trattative riprenderanno verso primavera 2018, e comunque sarà dura raggiungere un'intesa prima del 2019.

Questo ha gettato acqua sul fuoco dell'entusiasmo iniziale. Di conseguenza la sterlina ha fatto di nuovo marcia indietro nel Forex. Il cross eur-gbp quota 08792 (+0,6%) sulle piattaforma dei nostri broker (qui trovi la guida Broker stp o ecn differenze).

Secondo diversi analisti la rimozione del blocco "negoziati" dovrebbe consentire alla sterlina di andare ad apprezzarsi nei confronti dell'euro nel medio termine. Questo anche tenendo conto del fatto che la BCE non ha intenzione di spostare i tassi verso l'alto nel 2018, dal momento che l'inflazione si trova ad un livello basso.

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