mercoledì 20 dicembre 2017

Servizi finanziari e Brexit, la UE dice di no a Londra


Il braccio di ferro tra Londra e Bruxelles su Brexit è ancora in corso e richiederà molto tempo per chiudersi. Ci sono alcuni aspetti molto delicati sui quali un'intesa sembra ancora molto lontana, come ad esempio i servizi finanziari che Londra vorrebbe continuare a svolgere liberamente. Nelle prossime settimane i Ventisette della UE lavoreranno per cercare di definire le linee guida per la prossima fase dei negoziati con Londra.

Muro contro muro sui servizi finanziari


Il capo-negoziatore UE Michel Barnier ha ribadito ancora una volta che se non dovesse essere raggiunto un accordo soddisfacente, il Regno Unito non potrà godere di un accordo commerciale che permetta alle società britanniche di prestare i propri servizi (soprattutto finanziari) nella UE. Non esiste infatti un trattato commerciale che sia aperto ai servizi finanziari, e siccome hanno lasciato il mercato unico le aziende inglese perdono il cosiddetto "passporting". Per prestare ancora i loro servizi finanziari, dovranno chiedere le singole autorizzazioni nazionali.

La partita è complicata. Londra per adesso fa muro contro la libertà di garantire il libero movimento delle persone (cosa che ad esempio ha fatto la Svizzera, che pure non appartiene all’Unione ma fa parte del mercato unico) e questo non va giù alla UE. Vogliono la libertà di offrire servizi, ma non vogliono dare la libertà di circolare ai cittadini europei.

Londra resiste

Londra è convinta di essere forte in questo braccio di ferro, perché possiede il know-how nel delicato settore finanziario. Per questo ritiene che i Ventisette avranno molte difficoltà senza di lei. E per questo ritiene che se è vero che non esiste un accordo commerciale che includa i servizi finanziari, non è detto che non possa essere incluso in futuro.



Intanto il tempo scorre e l'intesa deve essere trovata entro il 2021, quando scadrà il periodo di transizione di due anni dopo l’uscita definitiva del Paese dall’Unione che ci sarà nel 2019.

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