Le prospettive sul lavoro
Si apre quindi una prospettiva di sopravvivenza per l'impresa e del lavoro in essa, visto che esiste anche un impegno a favore della reindustrializzazione del sito di Riva di Chieri. Verranno coinvolti il fondo di reindustrializzazione del Cipe e ci sarà l’attivazione di un fondo per evitare la delocalizzazione. In questa fase lavoreranno il ministero dello Sviluppo economico, attraverso Invitalia, e la stessa Embraco. La direzione intrapresa è quella di trovare un investitore in grado di garantire la reindustrializzazione del sito produttivo. Invitalia selezionerà nuovi investitori in grado di garantire la continuità produttiva e occupazionale della fabbrica a Riva di Chieri, in Piemonte. Si è guadagnato del tempo, quindi.L'Embraco ha commentato così la vicenda: "Rimaniamo impegnati a lavorare, nelle prossime settimane in stretta collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori e con le istituzioni per finalizzare un accordo legalmente sostenibile e nei migliori interessi di lungo periodo per tutto il personale coinvolto". Dalla parte dei sindacati, si spera che dopo la copertura salariale piena prevista per il 2018, ci sia una soluzione anche dal 1 gennaio 2019 in modo che nessun lavoratore venga cacciato contro la sua volontà.
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