Valute emergenti in crisi o che resistono
Non tutte le valute emergenti però sono uguali. C'è infatti chi è in una posizione migliore rispetto ad altre per superare l'attuale momento di incertezza e difficoltà. All'estremo più critico ci sono Turchia e Argentina, le cui valute sono tra le peggiori di quest'anno. La Lira ha perso circa il 27% sul dollaro e il 26% rispetto all'euro da un anno all'altro (con prezzi opressoché costantemente sopra la media mobile trading ponderata), e registra una inflazione a quasi il 16%. Anche l'Argentina non se la passa affatto bene. Non a caso il cambio dollaro-peso ha guadagnato oltre il 50% nell'ultimo enno.Ci sono però anche caso diametralmente opposti. Brasile, India e Cina si trovano in una situazione economica molto migliore rispetto al 1997, quando iniziò la crisi finanziaria asiatica, grazie a forti aumenti in valuta estera. Ma con gli investitori stranieri che tendono a dipingere tutti i mercati emergenti con la stessa pennellata, non c'è alcuna garanzia che anche quelle economie con buoni fondamentali rimarranno incolumi dalle ondate di vendite.
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Se gli USA dovessero continuare con questa politica di scontro commerciale, i guai valutari dei mercati emergenti potrebbero persistere tra le incertezze legate al commercio.
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