Le etnie degli imprenditori stranieri
L’etnia imprenditoriale più numerosa è quella cinese. Infatti alla fine dello scorso anno c'erano ben 80.514 di loro alla guida di aziende in Italia. Il primato però è quasi da condividere con i marocchini (79.391) e con i romeni (77.082). Ben più distaccati sono invece gli albanesi, in capo ai quali è possibile ricondurre 46.974 imprese.
Tuttavia c'è una cosa da rimarcare riguardo alle imprese cinesi in Italia: dal 2009 questa presenza è cresciuta del 61,5%, viaggiando al doppio della velocità rispetto all'incremento dell’intera imprenditoria straniera (34,5%). Va detto peraltro che la vocazione imprenditoriale dei cinesi è fortissima. Infatti se di solito il 15% degli stranieri che giunge in Italia avvia una attività, quando si parla dei cinesi l’incidenza è addirittura il 27,7 per cento. Su oltre 290.600 cinesi residenti in Italia, ben 80.500 guidano un’attività economica.
I settori più interessanti
Il settore maggiormente "apprezzato" dai cinesi è quello del commercio (incluso i venditori ambulanti), con 26.200 titolari. Poco staccato c'è quello manifatturiero (con larga prevalenza del tessile, abbigliamento, calzature), con poco più di 20.000 soggetti. Sul podio delle preferenze anche il settore della ristorazione, con oltre 18.000 imprenditori. Anche se in forte aumento nell'ultimo anno (10%), il settore dei servizi alla persona rimane ancora poco battuto: meno di 6.000 persone.
A livello geografico, la Lombardia è la regione dove si concentra il maggior numero di aziende made in China, circa 18.800. Seguono la Toscana (14.000), il Veneto (9.600) e l’Emilia Romagna (8.100). In sostanza, soltanto in queste quattro Regioni si concentra oltre il 62% delle imprese cinesi presenti in Italia.
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