lunedì 21 ottobre 2019

Banche e sindacati ai ferri corti: scontro sul rinnovo del contratto di categoria

Si profila uno scontro duro tra sindacati e banche sulla questione del rinnovo del contratto. In settimana ci sarà un incontro presso l'ABI per riuscire a sbrogliare la matassa, ma intanto i sindacati minacciano già forti mobilitazioni.

Sindacati sul piede di guerra

I sindacati sono pronti allo sciopero nazionale a oltranza, con manifestazioni che potrebbero portare - secondo il segretario generale della Fabi Lando Sileoni - circa 40mila bancari in piazza a Milano. Ma cosa ha inasprito in questo modo il clima? Secondo la Fabi i banchieri vogliono arrivare alla rottura del tavolo sul rinnovo contrattuale, dimostrando un atteggiamento di chiusura ("più guadagnano e meno vogliono spendere", accusa il sindacalista). Anche se i nomi non li fa, parla di rappresentanti di due importanti banche, uno italiano e uno francese, e delle loro posizioni assunte durante il comitato esecutivo Abi del 16 ottobre.

I due avrebbero puntato i piedi su argomenti caldissimi. Uno infatti vorrebbe più licenziamenti (nei piani industriali delle banche sono previsti già tanti esuberi), e al tempo stesso si è dimostrato molto rigido di fronte alla prospettiva di aumenti salariali chiesti dai sindacati (circa 200 euro). Il secondo invece vorrebbe tagliare i versamenti obbligatori al Fondo per l’Occupazione Giovanile (istituito col contratto nazionale del 2012 e alimentato con versamenti pari al 4% della retribuzione) perché troppo oneroso per le fasce di stipendio più alte, ritenendo il Fondo persino inutile.

Trattative pronte a ripartire

Il clima che si è creato non è certo quello ideale per la ripresa delle trattative, in questa settimana. Il sindacalista Sileoni avverte tramite un post su Facebook che "in assenza di risposte concrete, bloccheremo tutte le trattative nei gruppi, scenderemo in piazza e mobiliteremo la categoria con scioperi a oltranza interessando e sensibilizzando tutte le forze politiche oltre che le associazioni dei consumatori".

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