Buco nero nel mercato
A sottolineare questo scenario è il think tank Carbon Tracker, che analizzando il settore Power and utilities ha stimato che nella UE quasi quattro centrali elettriche su cinque maggioranza che sfruttano il carbone o la lignite sono in rosso. Parliamo di una cifra che complessivamente si aggira sui 6 miliardi di euro nel 2019 persi dal mercato. Per questo motivo si ipotizza che tra pochi anni - rispettivamente 2025 e 2030 - non esisteranno più la generazione elettrica da carbone e da lignite.A conferma di questo quadro giova sottolineare come una delle grandi industrie italiane che opera in questo mercato, Enel, ha di recente svalutato per ben 4 miliardi le sue centrali a carbone. Questa fonte fossile è la più inquinante ma anche la più costosa, visto il funzionamento del mercato delle emissioni di Co2. Al punto che l'azienda ha sottolineato che è “remota la possibilità di un relativo funzionamento nel mercato elettrico nel futuro”. E ribadiamo che non è una questione di sensibilità ambientale, visto che il gas naturale, meno inquinante ma pur sempre inquinante, verrà ancora sfruttato.
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