giovedì 12 dicembre 2019

Aziende italiane sempre più propense a robotizzare i processi produttivi

Le aziende italiane nel 2020 saranno sempre più robotizzate. E' questo l'esito di una ricerca condotta dalla Reichelt Elektronik, uno dei più grandi distributori europei online di elettronica e di tecnologie IT.

La robotica e le azienda italiane

La ricerca ha preso come campione 100 aziende italiane, che sono state interrogate sul tema della automazione. Ebbene, il 69% di esse ha affermato di avere in programma l'acquisto di nuove tecnologie e l'aumento del livello di automazione nell’arco dei prossimi 12 mesi. Il 30% delle aziende dedicherà all’automazione tra i 50.001 e i 100.000 euro, mentre per il 25% questo budget supera i 100.000 euro. Più della metà ha inoltre affermato di avvalersi già della robotizzazione in alcuni processi produttivi.

Tutto ciò conferma come la domanda di automazione sarà ancora uno dei trend dominanti del 2020, e che intelligenza artificiale e robotica saranno sempre più importanti nello svolgimento di attività oggi condotte dall’uomo.

La spinta verso la tecnologia

Ma per quale motivo le aziende si rivolgono alla robotica? Il 55% delle imprese che attualmente utilizza robot lo fa principalmente per garantire una maggiore protezione e sicurezza ai propri dipendenti, evitando attività pericolose per la salute e l’incolumità fisica. In secondo luogo per incrementare la produttività (54%). Le macchine non si stancano, hanno tempi di esecuzione minori e possono lavorare anche giorni di continuo e soprattutto lo fanno con un margine di errore minore (non a caso il 39% pone proprio questo aspetto come determinante).

La sempre maggiore presenza della tecnologia però non è esente da timori. Le aziende ad esempio temono i costi elevati di una sempre maggiore automazione (55%), mentre un terzo ritiene che un utilizzo più esteso di robot possa provocare una perdita di know-how e l’assenza di personale adeguato al controllo e alla gestione di nuove tecnologie. Un altro motivo di preoccupazione (27%) è che i costi di manutenzione possano superare i benefici.

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