L'oro scivola tra le commodities
Se il re delle commodities ad inizio settimane si era spinto sui massimi di un mese, nel volgere di poche ore ha perso 20 dollari l'oncia, scivolando sui minimi dall'estate verso 1460.L'ondata di vendite è stata innescata da tre driver. In primo luogo la trade war. La Cina ha offerto agli Stati Uniti un "ramo d'ulivo" nei colloqui commerciali, e questo ha ridato slancio all'appetito al rischio degli investitori.
In secondo luogo ci sono stati i dati USA sul lavoro, che venerdì sono andati oltre le previsioni degli analisti. si prevedevano 180.000 nuove unità di lavoro prodotte, ce ne sono state ben 266.000. Infine c'è la schiarita sul fronte Brexit, perché alle imminenti elezioni generali il premier Boris Johnson sembra godere di un bel vantaggio.
Analisi tecnica sull'oro
Tutte queste ragioni hanno spinto l'oro al ribasso, e adesso il gold metal si sta riavvicinando a quota 1450, un'area che in precedenza è stata sia supporto che resistenza per la commodities più famosa, e che coincide con il Fib 38,2%. Se il prezzo del metallo prezioso dovesse infrangere questa quota al ribasso, allora potremmo assistere ad uno scivolamento ancora maggiore.Suggerimento: nel caso vogliate fare investimenti sul mercato delle valute, cercate sempre i broker spread più bassi forex, perché così potrete minimizzare i costi.
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