Atlantia e la questione concessione
E' quanto anticipa il quotidiano finanziario inglese Financial Times, che spiega pure il contenuto della lettera. La società controllata dalla famiglia Benetton si sarebbe lamentata del fatto che le norme del Milleproroghe hanno permesso al Governo di ridurre la compensazione riconosciuta al gruppo, in caso di revoca anticipata al contratto di concessione.Atlantia punta poi il dito anche contro il cambiamento del meccanismo per stabilire i pedaggi autostradali.
Inoltre il governo viene accusato di fare pressioni affinché Atlantia venda a Cassa Depositi e Prestiti la quota di maggioranza in Autostrade, a una valore ridotto. Questo provocherebbe un danno agli investitori della holding.
Rischio sopravvivenza della società
L'ultima mossa di Atlantia nella battaglia sulla revoca della concessione, chiama quindi in ballo anche l'Europa. Il presidente di Atlantia, Fabio Cerchiai, e l’amministratore delegato Carlo Bertazzo sollecitano Bruxelles a intraprendere "iniziative rapide e decise" per far fronte alla violazione a quella che la società ritiene una “violazione delle norme Ue” sul rispetto dei contratti e delle economie di libero mercato".Se la disputa non venisse risolta tempestivamente, "potrebbe compromettere seriamente i piani di investimento attuali e futuri di Aspi e, soprattutto, la sopravvivenza della società stessa", si legge nella lettera.
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