sabato 29 agosto 2020

Mercato dei metalli in slancio dopo la svolta della FED sull'inflazione

 

I movimenti del dollaro e le dimissioni del premier giapponese Abe, hanno dato una piccola scossa al mercato dei metalli. L'oro è balzato avanti, segnando il primo guadagno settimanale da un po' di tempo. Ma anche altre commodities hanno beneficiato di questo clima generale.

Dollaro e mercato dei metalli

mercato metalli

Come detto, l'impulso maggiore l'ha dato la correzione del dollaro USA, avvenuta dopo il discorso del presidente della Fed Powell. La retorica accomodante ha finito per penalizzare l'andamento del dollaro, perché la prospettiva di un periodo piuttosto lungo di tassi di interesse bassi non piace agli investitori del greenback. Di conseguenza sui mercati sono stati favoriti quegli asset che sono inversamente correlati al biglietto verde (chi fa trading con medie mobili forex tenga d'occhio quella a 50 periodi).
Venerdì il prezzo dell'oro è aumentato dell'1%, aggirandosi sul livello di 1.950 dollari per oncia.

Tuttavia il biglietto verde non è stata l'unica causa del movimento positivo dei metalli. La pressione è giunta anche dal Giappone, dopo le dimissioni del premier Shinzo Abe che fa ritenere possibile una svolta nella strategia di politica economica e monetaria del Paese nipponico. 

Argento e altre commodities

L'argento è uno degli asset che hanno avuto un sostegno significativo da tutto ciò che sta accadendo. Il prezzo del metallo ha raggiunto 27,45 dollari per oncia, chiudendo in positivo per la seconda settimana consecutiva. Per quanto riguarda il silver, il supertend indicatore trading system evidenzia uno slancio al rialzo.

Allargando il fronte di mercato alle altre commodity, bisogna prestare molta attenzione a petrolio e alcuni beni agricoli. La tempesta Laura che ha colpito gli USA sta prendendo di mira il cuore dell’industria energetica americana, con stop alle attività per oltre l’80% della produzione di petrolio del Golfo del Messico e per un terzo della capacità di raffinazione della regione e colpendo gli impianti che producono sostanze chimiche e gas naturale. Questo potrebbe innescare rialzi nelle quotazioni non solo del petrolio Wti, ma anche di gas naturale, grano, granoturco e soia.

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