Il piano di Biden per sostenere l'economia americana riceve il via libera dal Senato. Si avvicina quindi il disco verde al maxi-programma gli investimenti da 1200 miliardi di dollari per le infrastrutture.
Il Senato dice sì agli investimenti di Biden
Era un passaggio molto delicato, quello appena superato dall'amministrazione USA. Infatti al Senato l'opposizione repubblicana è più forte. Ma grazie a un accordo bipartisan, Biden è riuscito a superare lo scoglio più arduo. Adesso si appresta a far battaglia nel Congresso, dove però troverà un'altra insidia in Nancy Pelosi, lo speaker della Camera.Quest'ultima subordinerà la discussione alla manovra di bilancio da 3.500 miliardi del leader democratico Chuck Schumer, che contiene misure sociali e sanitarie molto importanti. Si preannuncia comunque un altro confronto molto aspro.
La battaglia non è finita
Il punto è trovare la copertura al maxi piano di investimenti, che in costanza di debito pubblico dovrebbero arrivare dalle tasse sulle società e sui redditi più elevati. In sostanza, Biden cancellerà i tagli alle tasse fatti da Trump. Nonostante questo, Wall Street ha salutato favorevolmente la notizia del via libera al Senato.
Il piano da 1200 miliardi
Gli investimenti nelle infrastrutture programmati da Biden sono pari a 1.200 miliardi di dollari, che equivalgono a circa 1.000 miliardi di euro. Anche se il piano si è praticamente dimezzato rispetto alle ipotesi iniziali, si tratta comunque di investimenti del 33% in più, rispetto al Recovery Plan europeo.
Circa le voci di spesa, una grossa fetta (110 miliardi) andrà alla manutenzione della rete stradale e autostradale. Ad Amtrak, il principale operatore ferroviario, saranno destinati 66 miliardi di dollari sia per l'alta velocità che per il potenziamento dei servizi. Più o meno lo stesso è destinato a investimenti nella espansione della banda larga, per consentire l'accesso alla rete ai 30 milioni di americani che vivono nelle «aree bianche». Allo sviluppo dell'auto elettrica saranno devoluti 7 miliardi. Prevista la creazione di 500mila stazioni di ricarica.
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