mercoledì 9 marzo 2022

Inflazione, Unimpresa avverte: rischio 8,4% con il caro-petrolio

Non c'è alcun dubbio che la corsa dell'inflazione non solo non rallenterà nei prossimi mesi, ma a causa della guerra scoppiata in Ucraina - e degli effetti che sta avendo sui prezzi dell'energia - è destinata ad accelerare nuovamente.

Lo scenario di Unimpresa riguardo l'inflazione

Secondo i calcoli di Unimpresa, la corsa dei prezzi potrebbe arrivare all'8,4% nei prossimi mesi, per via soprattutto della corsa del petrolio. Solo in caso di miglioramenti, l'inflazione potrebbe scendere al 6,8% a settembre.
Alla base di questa previsione del Centro Studi di Unimpresa c'è l'ipotesi che il prezzo del barile possa stazionare attorno ai $150 fino al mese di giugno.

Se questo prezzo rimanesse più basso, ossia verso $120, l'inflazione potrebbe attestarsi sul 7,5%, che comunque sarebbe altissima, per poi flettere al 6,4% a settembre.
Che si verifichi un caso oppure l'altro, comunque la crescita economica italiana - prevista per il 2022 attorno al 4% - potrebbe essere seriamente pregiudicata.

Le ripercussioni sull'economia italiana

A causa delle pressioni inflazionistiche, l'economia italiana potrebbe perdere circa un punto del PIL. Si innescherebbe la stagflazione nel 2023, cioè una situazione in cui mentre il carovita continua a crescere, rimane invece ferma a zero la corsa dell'economia.

L'incremento dei prezzi è una sciagura enorme per le nostra economia, perché avrebbe delle ripercussioni pesanti sul livello dei consumi finali delle famiglie, e di conseguenza anche sull'attività delle nostre imprese. Specialmente quelle industriali.
Meno consumi significa meno domanda, e meno domanda significa meno attività. In sostanza è l'innesco perfetto affinché si generi una spirale negativa, che potrebbe spingerci di nuovo nel tunnel oscuro nel quale ci aveva infilato il Covid.

È difficile peraltro fare delle previsioni accurate, dal momento che lo scenario del conflitto è assai incerto. Questo vuol dire che non sono da escludere neanche delle evoluzioni peggiori rispetto a quelle delle previsioni.

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