giovedì 17 novembre 2022

Esportazioni, per l'Italia settembre è uno stato un mese positivo

Gli ultimi dati resi noti da Istat riguardo al commercio internazionale italiano sono confortanti, perché evidenziano una crescita delle esportazioni durante il mese di settembre.

I dati Istat sulle esportazioni

La crescita congiunturale delle esportazioni durante il mese di settembre 2022 è stata pari al 1,6%, mentre nello stesso periodo le importazioni hanno registrato una variazione negativa di 1,7%.

La crescita congiunturale del nostro export si lega principalmente alla crescita del flussi commerciali verso i mercati al di fuori dell'Unione Europea, che ha registrato +6%.
Di contro le esportazioni verso l'Unione Europea sono calate del 2,2%.

Dati su base tendenziale

Se anziché della base congiunturale si analizza il flusso commerciale su base tendenziale, ossia anno su anno, emerge una crescita delle esportazioni del 21,6% in termini monetari il 2,1% in termini di volume.

Anche in questo caso gli incrementi maggiori sono dei flussi esterni all'Unione Europea + 27,2%, mentre quelli interni alla UE segnano +17,1%.
A livello tendenziale si registra però una fortissima crescita delle importazioni in termini monetari (+40,4%) - molto più intenso per l'area extra Ue (+59,0%) rispetto all'area Ue (+25,2%) - mentre la variazione il volume è sostanzialmente modesta.

Il principale Paese destinatario dei nostri prodotti si conferma la Germania.

Bilancia commerciale

Il flusso delle esportazioni e delle importazioni nei primi nove mesi dell'anno hanno generato un disavanzo commerciale superiore ai 31 miliardi.
Su questo dato incide in misura feroce soprattutto il deficit energetico che ha superato gli 85 miliardi di euro. Male anche il bilancio dei beni intermedi che segna un deficit di quasi 19 miliardi.

Per quanto riguarda il singolo mese di settembre, il disavanzo commerciale è stato pari a 6,4 miliardi di euro, rispetto ad un avanzo di 1,4 che era stato registrato a settembre del 2021. Anche in questo caso incide in modo notevole il disavanzo commerciale energetico.

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