venerdì 16 novembre 2018

Mercato digitale italiano, la crescita continua: più lavoro, più fatturato, più opportunità

C'è un settore in Italia che marcia a gonfie vele, che crea sempre più occupazione e ha un giro di affari in costante espansione. Si tratta del mercato digitale, che per il terzo anno consecutivo ha continuato a crescere, trainato soprattutto dall'e-commerce e dalla pubblicità.

I numeri del mercato digitale italiano

Una ricerca congiunta di EY e IAB (dal titolo "Le infinite possibilità del digitale in Italia") ha fotografato i numeri di questo trend di successo. Il mercato digitale ammonta a 65 miliardi di euro, con un incremento a valore, considerando solo la spesa in attività del tutto digitali anno su anno, cresciuto dell'11,6% rispetto all'anno scorso e del 22% rispetto al 2016. Nel settore il numero degli occupati è schizzato a 285mila professionisti, ovvero 32mila in più rispetto all'anno precedente.

A trainare il mercato digitale italiano sono pubblicità online e e-commerce. I loro incrementi infatti sono stati pari al 13% e al 15% rispetto al 2017, anche se i pesi sul valore complessivo si attestano nell'ordine del 4% (per circa 2,6 miliardi di euro) e del 44% (oltre 28 miliardi). Buone performance anche per le soluzioni di digital marketing e servizi professionali (+7%, per 5,2 e miliardi di fatturato rispettivamente) e gli investimenti in tecnologia (+8%, circa 13 miliardi). Va peraltro aggiunto che l'andamento positivo del mercato digitale italiano abbia effetti benefici anche in altri settori, dal momento che spinge al rinnovamento e alla trasformazione altri settori adiacenti, stimolando la produttività in aziende non necessariamente votate all'innovazione. Ad esempio ai canali di distribuzione fisici generati grazie alla comunicazione digitale.

Le prospettive

Dal punto di vista delle prospettive, la situazione rimane rosea. Attualmente non v'è dubbio che l'Italia ha ancora un gap importante rispetto al resto dell'Europa. Colmarlo non farebbe altro che generare ulteriori opportunità. Inoltre la trasformazione digitale sui processi e sui modelli di business aziendali porta alla richiesta di nuove figure professionali per l'integrazione di professionisti con competenze più digitali (a tal proposito, il 27% delle aziende ha avviato programmi di reskilling delle risorse per formare persone in grado di massimizzare il ritorno degli investimenti legati alla digitalizzazione).

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