L'effetto sui finanziamenti al vino
Si stima che la Politica agricola Ue subirà un taglio taglio lineare che potrebbe arrivare anche al 30% sui contributi all’agricoltura (anche se non si esclude una sostanziale invarianza). Ebbene, il settore vinicolo rischia di essere quello più penalizzato, con un taglio ai contributi che potrebbero arrivare fino al 15%. In Italia questo significherebbe una cifra di 372 milioni di euro in meno negli anni dal 2021 al 2027. In pratica l'intero ammontare del denaro che oggi come oggi viene destinato al vino italiano (370 milioni di euro) per cofinanziare interventi di settore.L'effetto peggiore si dovrebbe avere nel capitolo riguardante le ristrutturazioni dei vigneti, che perderebbero circa 26 milioni annui (ricordiamo che dal 2009 al 2016 con i fondi dell’Ocm vino sono stati ristrutturati 235mila ettari di vigneto). Ma anche la promozione del vino all’estero (che vale circa 100 milioni di euro l’anno) potrebbe essere pesantemente intaccata. Negli ultimi anni proprio questa attività di promozione ha favorito importanti progressi in mercati strategici come Usa, Canada, Russia, Giappone e Cina, spingendo l’export di bottiglie made in Italy da 3,5 a 5,6 miliardi di euro.
Per questo motivo all'interno del settore c'è una grossa preoccupazione sugli effetti della Brexit per il vino italiano. Le spese e i finanziamenti a favore del vino infatti si sono rivelati un investimento netto per l’economia europea e italiana, coè in grado di generare ricchezza. Ma adesso i numeri del vino sono in pericolo.
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