Trump non è tornato sui suoi passi, e dopo che è scaduto il termine di proroga per l'esenzione (a inizio giugno), ha fatto scattare il conto salato per chi vuole esportare negli States. La risposta concreta dell'Europa dovrebbe giungere a luglio, o almeno questo è l’obiettivo della Commissione. Ad essere colpiti saranno i prodotti simbolo made in USA, come jeans Levi’s o le moto Harley Davidson. Affinché queste contromosse possano diventare concrete, serve che gli stati membri diano il via libera formale. Occorre qualche settimana prima che tutte le procedure legali restanti vengano completate.
Le contromisure alle tariffe commerciali USA
Un paio di settimane fa, Bruxelles aveva già notificato al World Trade Organization (Wto) l'elenco delle misure di ribilanciamento. In base alle regole non è possibile fare entrare in vigore queste tariffe commerciali se non dopo che siano trascorsi 30 giorni. Questo termine finirà il prossimo 21 giugno. I controdazi Ue riguarderanno diversi prodotti come i tessili, alimentari, elettrodomestici, meccanica. Il giro d’affari complessivo delle importazioni colpite da tariffa doganale è pari a 2,8 miliardi di euro (3,4 miliardi di dollari), che però potrebbe salire fino a 6,4 miliardi di euro quando sarà noto l’impatto complessivo delle tariffe commerciali decise da Washington.La mossa UE viene ritenuta proporzionata e in linea con le regole WTO. Secondo Bruxelles comunque le misure adottate dall’amministrazione Usa per rilanciare l’industria americana sono "deplorevoli" e rischiano di minare le fondamenta dell’intero sistema del commercio internazionale.
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