Finisce con il segno positivo la
seduta di borsa a Piazza Affari, in linea peraltro con gli altri mercati europei. Tutti hanno beneficiato di alcune buone notizie sul fronte corporate, che hanno stimolato l’appetito per il rischio, e alcuni ottimistici dati macroeconomici europei.
La giornata dei mercati
L'
indice FTSE Mib, dopo una mattinata in crescita ha leggermente risentito della pubblicazione a ribasso dell'
Istat sul Pil 2018, ma alla fine guadagna comunque lo 0,17%, chiudendo la giornata su 20.695 punti. L’
Allshare avanza di 0,21%. In moderato rialzo il
FTSE Italia Mid Cap (+0,46%), come il
FTSE Italia Star (0,7%). Tra le altre borse del Vecchio Continente, spicca
Francoforte che segna un rialzo dello 0,75%. Più contenuto il progresso di Londra (0,45%) e Parigi (0,47%). Il benchmark europeo FTSEurofirst300 sale dello 0,35%.
Suggerimento: prima di fare investimenti online sui mercati finanziari, studiate bene i pattern più importanti, come i rettangoli di continuazione inversione.
La Borsa di Milano
Alla Borsa di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,25 miliardi. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione spicca
Moncler, che sale di 11,06% dopo i conti annunciati ieri, migliori delle attese. Anche gli altri titoli del lusso sono andati forte.
Sessione negativa per i bancari, il cui indice di settore scivola in Borsa dello 0,45%. Fuori dal FTSE Mib emerge soprattutto
OVS (+6,34%) dopo la conferma dell’interesse di Tamburi Investment Partners per una parte della quota in mano al Gruppo Coin. Complessivamente, su 217 titoli azionari trattati in Piazza Affari, 90 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 113. Invariate le rimanenti 14 azioni.
Euro, oro e petrolio
Sul mercato valutario
la coppia Euro-Dollaro USA rimane stabile verso 1,137. Le
strategie di breve periodo forex continuano a veere nella evoluzione dei rapporti con la Cina il driver principali degli scambi. Ha avuto invece connotazione negativa la giornata dell'oro, che viaggia a 1.302,1 dollari l'oncia, in calo dello 0,84%. Scende anche il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) che crolla dell'1,80%, fino a 56,19 dollari per barile.
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