lunedì 18 marzo 2019

Euro ancora invischiato in uno stretto range contro il dollaro

Settimana scorsa l'euro è rimasto sostanzialmente immutata rispetto al dollaro americano, confinato in un range dove ormai oscilla da diversi mesi.

La situazione economica della Eurozona

A livello di dati macroeconomici, ci sono state letture più incoraggianti del previsto, che hanno allontanato dall'euro zona gli spettri di una nuova recessione. L'inflazione è cresciuta dell'1,5% a febbraio su base annua, contro il precedente + 1,4%, mentre l’inflazione core è passata dal + 1,1% al + 1,0%. La produzione industriale è finalmente rimbalzata. Dall'altra parte dell'oceano invece i dati a stelle e strisce sono invece stati peggiori delle previsioni, a confermare che pure l'economia americana vive un momento di frenata. Sono infatti stati evidenziati una contrazione delle vendite al dettaglio e anche un mercato del lavoro che inizia a rallentare. Qualche sorpresa positiva è giunta invece dagli ordini all’industria e dalla fiducia dei consumatori.

Bisogna ricordare che nell'ultimo meeting di politica monetaria, la BCE ha posticipato a fine anno, invece che dalla fine dell’estate, il primo rialzo dei tassi dal 2011 (oltre ad annunciare nuove aste di liquidità TLTRO III). Una inversione a U che ha sorpreso gli analisti, ma che prima o dopo sembrava inevitabile visto il rallentamento della crescita dell’eurozona e che l'inflazione continua ad essere molto lontana dal target del 2,0%. La FED invece dovrebbe limitare i suoi ritocchi al costo del denaro ad un solo intervento nel 2019, dopo l'incremento di 25 punti base deciso a dicembre.

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L'andamento dell'euro e gli eventi macro

Come detto, settimana scorsa l’euro ha chiuso pressoché invariato contro il dollaro, intorno a 1,1329, dopo un recupero proprio nella seconda parte della settimana. Gli ostacoli tecnici per un rialzo sono a 1,1370 e successivamente a 1,1400. Solamente oltre questa quota si potrebbe manifestare una vera dimostrazione di forza della valuta unica, e potremmo avere segnali di trading gratis sicuri al rialzo.

Nei prossimi giorni dal Vecchio Continente si attende un test importante. Venerdì infatti saranno comunicati da Markit gli indici Pmi del settore manifatturiero e dei servizi, che sono il termometro dell’attività aziendale. Giovedì 21, invece, sarà pubblicato il bollettino economico della Banca centrale europea.

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