Gli ultimi giorni sono stati molto pesanti per la sterlina, colpita da due fattori che hanno spinto la sua svalutazione. Da una parte la situazione assai tesa sul fronte Brexit, dall'altra il nulla di fatto deciso nel meeting della BCE.
Il clima teso su Brexit colpisce la sterlina
Riguardo alla questione Brexit, il clima tra Londra e Bruxelles è diventato rovente dopo l'ultimatum del premier britannico Boris Johnson. Il primo ministro ha infatti minacciato il No deal, se entro il 15 ottobre non fosse stato possibile mettere in piedi un accordo. Come se non bastasse, è stata varata una proposta di legge sul mercato interno che svincola Londra dall'accordo raggiunto con Bruxelles lo scorso anno.
La risposta della UE non s'è fatta attendere, con la minaccia di "ritorsioni legali" nei confronti di Londra. Contro-ultimatum respinto al mittente dal Regno Unito.
Nessuno può dire come finirà la storia, ma è certo che le posizioni tra Londra e Bruxelles non sono state mai così lontane.
La BCE non fermerà l'euro
Già questo era bastato per spingere giù la sterlina sul mercato valutario (malgrado prosegua bene il recupero della produzione industriale del Regno Unito a luglio). Nona caso i migliori segnali forex gratuiti affidabili avevano iniziato a puntare tutti contro il pound.
A questo si è poi aggiunto un altro elemento, ossia la blanda riunione della BCE. L'Eurotower non ha cambiato una virgola della propria politica monetaria, ma soprattutto la Lagarde ha eluso ogni intervento per arginare la corsa dell'euro, perché non rientra nel mandato della BCE. Di conseguenza, la valuta unica è stata spinta ancora verso l'alto.
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Sterlina sui minimi di 6 mesi
La combinazione dei timori verso una Brexit senza accordo di libero scambio al “nulla di nuovo” deciso dal Consiglio direttivo Bce, ha spinto la sterlina ai livelli minimi sull’euro: la moneta unica si rafforza sulla sterlina dello 0,8% a 0,929 – il livello più alto da 6 mesi.
Vale la pena notare però, che negli ultimi anni è emersa anche una chiara area di resistenza all'euro da parte della sterlina. Soprattutto quando si tratta di influenza dei disaccordi sulla Brexit, poiché un'uscita disorganizzata dall'UE rischia di creare problemi a tutte le parti.
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