mercoledì 16 settembre 2020

Commercio, il WTO infligge un duro colpo a Trump: la Trade War viola le regole internazionali

La trade war intrapresa da Trump contro la Cina è contraria alle regole internazionali sul commercio. Lo ha stabilito la World Trade Organization, che condanna in questo modo i dazi - 200 miliardi di dollari - imposti dal presidente USA nel 2018 a Pechino.

Duro colpo per Trump sul commercio

La decisione è stata presa da un panel di tre esperti, interpellati dal governo cinese tramite ricorso. Nelle conclusioni a cui sono giunte si legge che «Gli Stati Uniti non hanno adempiuto al loro onere di dimostrare che le misure decise siano al momento giustificabili». Gli esperti hanno anche sottolineato le difficoltà ambientali in cui sta operando il sistema Wto. Sempre gli Stati Uniti hanno infatti paralizzato l'attività dell'organizzazione, tramite alcune misure ostruzionistiche. Malgrado queste ultime però, Trump non è riuscito a evitare una bruciante sconfitta.

La condanna al protezionismo

Ad essere messo in discussione non è soltanto un singolo provvedimento, ma l'intero impianto delle politiche commerciali statunitensi di Trump. Il tutto peraltro a poche settimane dalle elezioni presidenziali. Donald Trump ha fatto della guerra sul commercio contro la seconda potenza mondiale uno dei punti principali della sua presidenza, e nel corso degli ultimi due anni ha imposto dazi su 400 miliardi di dollari di esportazioni cinesi. Glielo ha consentito la Trade act del 1974, che autorizza il presidente americano a imporre tariffe o altre restrizioni alle importazioni da un paese straniero che ha pratiche commerciali sleali giudicate penalizzanti per gli Stati Uniti.

L'accordo di Fase Uno non è in discussione

La battaglia davanti al WTO non è comunque finita. Gli USA infatti hanno 60 giorni di tempo per presentare ricorso in appello contro il giudizio dei 3 esperti, e in quel caso la Cina potrebbe chiedere un giudizio da parte della Wto. A quel punto si aprirebbe una battaglia che potrebbe andare avanti per molti anni.
Nonostante questo duro colpo però, gli USA assicurano che non ci saranno ripercussioni sul rispetto dell'accordo di Fase uno che è stato raggiunto a inizio anno.

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