Gli ultimi dati resi noti da Istat confermano le difficoltà di ripresa per il mondo del commercio. Le vendite in valore sono scivolate del 2,2% da giugno a luglio, mentre il confronto tra luglio di quest'anno e di quello passato evidenzia un calo del 7,2%.
I numeri in rosso del commercio
Tutta colpa del contraccolpo da Covid, che ancora si fa sentire praticamente in tutti i settori del commercio tranne uno: quello degli utensili e materiale da ferramenta. In questo ambito c'è stato infatti - da luglio a luglio - un incremento del 3,2%. Si tratta dell'unico settore in crescita.
Per gli altri invece soltanto numeri in rosso, anche se in modo non uniforme. Il più colpito è stato il settore dell'abbigliamento. Qui c'è stata una vera e propria debacle: -27,9% rispetto a luglio dell'anno scorso. Colpa anche del rinvio dei saldi, che sono stati spostati ad agosto. E infatti Confcommercio si aspetta un rimbalzo in questo mese.
Cresce commercio online, tiene la GDO
I dati Istat confermano inoltre la tendenza al rialzo del commercio online. La crescita anno su anno è stata dell'11,6% (e del 28,5% rispetto ai primi sette mesi dell'anno precedente). Anche qui non è difficile cogliere la forte incidenza del Covid. Le misure di lockdown hanno fatto abbassare le saracinesche alla gran parte dei negozi che vendevano prodotti non alimentari. Internet è diventato così l'unico modo per trovare quello di cui potevamo avere bisogno. Il rovescio della medaglia sono i negozi più piccoli, cosiddetti di quartiere, che hanno segnato un calo del 14,6% delle vendite.
Forse può interessare: gran parte delle piccole e medie imprese italiane a rischio fallimento a causa del Covid.
Per quanto riguarda la grande distribuzione, questi ultimi mesi hanno avuto un contraccolpo ridotto: 3,9%. Se l'ambito alimentare ha avuto una forte crescita (+4,4%), il non alimentare invece è precipitato (-19,3%).
L'allarme
Complessivamente non sono dati incoraggianti. Anzi, alimentano le preoccupazioni già espresse più volte dalle associazioni di categoria, dopo che si era visto con evidenza un forte calo dei consumi. Secondo Confesercenti "la crisi del commercio, innescata dal lockdown, non è ancora finita".
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